Nel documentario Catfish, i registi Henry Joost e Ariel Schulman propongono una metafora presa in prestito dal settore ittico. Raccontano che i mercanti asiatici erano soliti mettere i merluzzi nelle vasche e spedirli all’estero. Era solo al loro arrivo che i pesci venivano lavorati. Ma c’era un problema: dato che durante il lungo viaggio i merluzzi si muovevano poco, la loro carne diventava molle e insapore. Come risolverlo? Mettendo dei pesci gatto nelle vasche. La loro presenza stimolava i merluzzi e rendeva la loro carne più saporita. La morale della storia è che, come i merluzzi, gli esseri umani hanno bisogno di compagni che li stimolino e che mantengano viva la loro attenzione. Hai abbastanza influenze di questo tipo nella tua vita, Leone?