09 marzo 2012 15:12

Il villaggio di Buganga si trova nel Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Su 578 abitanti, duecento sono donne vittime di violenze sessuali.

Si sono trasferite nel villaggio per partecipare a un’iniziativa dell’Apdud (Associazione delle persone svantaggiate unite per lo sviluppo), in collaborazione con il Comitato internazionale della Croce rossa. L’Apdud, che aiuta le donne a cominciare una nuova vita, è stata fondata da Mama Masika, vittima di stupro undici anni fa.

Secondo le Nazioni Unite, più di diecimila donne sono state vittime di violenze sessuali nella Repubblica Democratica del Congo dal 1996 , ma la cifra reale potrebbe essere molto più alta. Gli stupri di massa, compiuti sia dai ribelli sia dai soldati dell’esercito regolare, sono cominciati con lo scoppio della guerra civile e sono continuati anche dopo la fine del conflitto.

Spesso le vittime sono state allontanate dalle loro famiglie perché considerate impure. Alcune sono rimaste incinte o hanno contratto l’aids. Oggi molte soffrono di un disturbo post-traumatico da stress.

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