Il ragazzo accusato di aver partecipato all’attacco al Bardo di Tunisi si dichiara innocente

Abdelmajid Touil, 22 anni, è stato arrestato il 20 maggio in provincia di Milano. La Tunisia aveva emesso nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale, con l’accusa di avere partecipato indirettamente all’attentato al museo del Bardo di Tunisi del 18 marzo

Abdelmajid Touil si dichiara innocente e rifiuta l’estradizione in Tunisia

Abdelmajid Touil, il ragazzo arrestato in provincia di Milano con l’accusa di aver partecipato all’attentato al museo del Bardo di Tunisi del 18 marzo, si è dichiarato innocente e ha rifiutato l’estradizione verso la Tunisia durante l’udienza per l’identificazione ufficiale. Touil, 22 anni, ha assicurato che il suo arresto è stato “un errore” e che dal suo arrivo in Italia via mare a febbraio non ha più lasciato il paese.

“Si è trattato di un’udienza tecnica, che serviva solamente a identificare la persona e a raggiungere un eventuale accordo per l’estradizione. Ovviamente il consenso all’estradizione non è stato dato”, ha dichiarato l’avvocata della difesa Silvia Fiorentini.

Il ministero dell’interno tunisino ha confermato che la Tunisia aveva chiesto l’estradizione di Touil, sospettato di avere “partecipato indirettamente” all’attacco condotto da due tunisini armati al museo del Bardo, nel quale sono morte 24 persone. Il ministero sostiene che Touil abbia fornito “sostegno logistico” ai due assalitori, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Almeno 23 persone sono state arrestate a Tunisi nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato, rivendicato dal gruppo Stato islamico. Il governo ha emesso tre mandati di cattura internazionali, contro Touil, un altro cittadino marocchino e uno algerino.

Tutto quello che c’è da sapere sull’arresto del presunto attentatore di Tunisi

Il 20 maggio a Gaggiano, in provincia di Milano, i carabinieri e la polizia hanno arrestato Abdelmajid Touil, 22 anni, con l’accusa di aver partecipato all’attentato al museo del Bardo di Tunisi, il 18 marzo, nel quale sono state uccise 24 persone. Ma il 21 maggio la procura di Milano ha dichiarato che le indagini preliminari hanno mostrato che Abdelmajid Touil si trovava in Italia nei giorni dell’attentato. Ecco cosa sappiamo finora:

Le autorità tunisine accusano Touil di aver fornito le armi dell’attentato del Bardo

Le autorità tunisine accusano Abdelmajid Touil, 22 anni, marocchino, di aver fornito le armi agli attentatori del museo Bardo di Tunisi, avvenuto il 18 marzo, nel quale sono state uccise 24 persone. Lo riferisce la Reuters. Tuttavia secondo la procura di Milano Abdelmajid Touil, arrestato il 20 maggio a Gaggiano, era in Italia sia nel giorno della strage sia nei giorni precedenti e successivi all’attentato. Il fatto è stato accertato dalla procura di Milano in base ai registri della scuola di lingua frequentata da Touil a e alle testimonianze dei docenti.

Per la procura di Milano Touil era in Italia il giorno dell’attentato al museo del Bardo

Abdelmajid Touil, arrestato il 20 maggio per l’attentato al museo del Bardo di Tunisi, era in Italia sia nel giorno della strage sia in quelli precedenti e successivi. È stato accertato dalla procura di Milano in base ai registri della scuola frequentata da Touil e alle testimonianze dei docenti.

L’alibi dell’uomo accusato per la strage al museo del Bardo di Tunisi

Secondo alcuni parlamentari italiani e secondo quanto ricostruito da alcuni giornali, Abdelmajid Touil, il cittadino marocchino arrestato il 20 maggio a Gaggiano, in Italia, avrebbe un alibi. Touil è accusato di aver partecipato all’organizzazione dell’attentato al museo del Bardo di Tunisi, il 18 marzo, in cui sono morte 24 persone. Ma secondo quanto ricostruito dai giornali italiani, Touil avrebbe frequentato in quei giorni le lezioni di una scuola di italiano per stranieri a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano. La sua presenza risulterebbe dal registro di classe, che è stato acquisito dagli inquirenti. Questa versione è stata confermata dalla maestra della scuola e dal sindaco di Trezzano.

Secondo la madre, Abdelmajid Touil non sarebbe mai ripartito dall’Italia, dopo aver ricevuto il foglio di via al suo arrivo nel paese il 17 febbraio del 2015. Touil si sarebbe trasferito in Lombardia con la sua famiglia, residente in Italia.

La madre di Touil, che vive in Italia dal 2006 e lavora con un regolare permesso di soggiorno, assicura che il figlio è rimasto in Italia da febbraio e non è più tornato in Marocco, né in Tunisia. Abdelmajid Touil è ora in carcere a San Vittore e il 22 maggio si terrà l’udienza per la sua identificazione ufficiale.

La ricostruzione di Angelino Alfano sull’arresto di Abdelmajid Touil

Il ministro dell’interno Angelino Alfano ha riferito alla camera sull’arresto di un cittadino marocchino, accusato di aver partecipato all’organizzazione dell’attentato al museo Bardo di Tunisi il 18 marzo, nel quale sono state uccise 24 persone. Ecco cosa ha detto Alfano.

Angelino Alfano riferisce alla camera sull’arresto di Abdelmajid Touil

Stamattina alle 9.30 il ministro dell’interno, Angelino Alfano, riferisce alla camera sull’arresto di Abdelmajid Touil, il cittadino marocchino di 22 anni arrestato a Milano e sospettato di avere pianificato ed eseguito l’attacco al museo del Bardo, a Tunisi, lo scorso 18 marzo, che causò la morte di 24 persone.

La procura di Milano compie verifiche sul ruolo del presunto attentatore del Bardo

La procura di Milano sta facendo accertamenti su Abdelmajid Touil, il cittadino marocchino di 22 anni arrestato a Milano e sospettato di avere pianificato ed eseguito l’attacco al museo del Bardo, a Tunisi, lo scorso 18 marzo, che causò la morte di 24 persone. Saranno esaminati anche i contenuti di due pennette usb, di un paio di schede sim e del cellulare sequestrati. I familiari di Touil hanno affermato che il ragazzo, arrivato via mare in Italia il 17 febbraio scorso, non si è più mosso dal paese.

Venerdì 22 maggio si terrà la prima udienza per Abdelmajid Touil davanti ai giudici della quinta sezione penale della corte d’appello di Milano, che si occupano del procedimento d’estradizione. L’udienza sarà il primo passaggio del procedimento, durante il quale sarà effettuata l’identificazione della persona per cui la Tunisia ha chiesto l’estradizione. In quella udienza, inoltre, verrà chiesto al ragazzo se intende dare il consenso alla sua consegna alle autorità tunisine. Se ci sarà opposizione all’estradizione, come è probabile, il procedimento sarà aggiornato ad altra data per la discussione nel merito sul mandato di cattura e sulla richiesta di estradizione. In seguito i giudici dovranno decidere sa acconsentire alla consegna del giovane alla Tunisia.

Cosa sappiamo finora del presunto attentatore del Bardo arrestato a Milano 

Un cittadino marocchino di 22 anni è stato arrestato dalla Digos e dai Ros di Milano perché sospettato di aver pianificato ed eseguito materialmente l’attentato al museo del Bardo, in Tunisia, lo scorso 18 marzo, che causò la morte di 24 persone. Touil Abdelmajid, arrestato a Gaggiano in provincia di Milano, era ricercato dalle autorità di vari paesi e su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale, emesso dall’autorità giudiziaria tunisina.

L’uomo era arrivato in Italia via mare, a Porto Empedocle, lo scorso febbraio, dove però aveva ricevuto un provvedimento immediato di espulsione. Dopo l’attentato del Bardo a marzo era ritornato in Italia (non si sa ancora quando, né dove).

L’uomo è stato identificato e arrestato in seguito alle indagini aperte dalla polizia dopo che la madre di Abdelmajid aveva fatto denuncia dello smarrimento del passaporto del figlio. La donna vive in Italia con regolare permesso di soggiorno.

Nella casa dove Abdelmajid viveva con la madre e due fratelli, estranei alla questione, sono stati sequestrati materiali che saranno oggetto di indagine da parte degli agenti. Tra le accuse a suo carico ci sono: omicidio volontario con premeditazione, cospirazione ai fini di commettere reati contro la sicurezza interna dello stato, incendio, sequestro di persona, adesione a organizzazione terroristica, attentati per cambiare la forma di governo.

Se le autorità tunisine faranno richiesta di estradizione, l’uomo potrebbe rischiare la pena di morte in Tunisia. Il governo tunisino aveva riferito in questi mesi di aver arrestato la maggior parte dei responsabili dell’attacco, rivendicato da gruppi affiliati allo Stato islamico.

Arrestato a Milano uno dei presunti attentatori del Bardo di Tunisi

I carabinieri di Milano hanno arrestato un cittadino marocchino di 22 anni, in un’abitazione a Gaggiano, in provincia di Milano, su mandato di cattura internazionale emesso dall’autorità giudiziaria tunisina. Le accuse sono omicidio, sequestro di persona a mano armata, adesione a un’organizzazione terroristica per l’attentato al museo del Bardo, a Tunisi.

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