Dopo l’esplosione di un’autobomba, un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione in un albergo dove si trovavano ministri e politici a Mogadiscio
L’attentato del 20 febbraio contro il Central hotel di Mogadiscio, durante la preghiera del venerdì, ha suscitato più orrore di altri, perché colpiva uno dei pilastri dell’islam. Ma la capitale somala è cambiata, e non ci sta a tornare indietro ai tempi della guerra totale di tutti contro tutti. Leggi
Sono venticinque le vittime dell’attacco all’Central hotel di Mogadiscio, la capitale della Somalia, colpito da un’autobomba e da un attentatore suicida venerdì 20 febbraio. Altre quaranta persone sono rimaste ferite. L’attentato è stato rivendicato dai miliziani di Al Shabaab. Reuters
Il bilancio delle vittime dell’attacco dei miliziani di Al Shabaab all’albergo di Mogadiscio è salito a venti morti. Il Central Hotel, spesso frequentato da politici, è stato bersaglio di un’autobomba e di un attentato suicida. Il capo della polizia della capitale ha raccontato che prima un’auto è esplosa davanti al cancello dell’albergo, poi un attentatore si è fatto esplodere dentro il complesso e infine alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nella moschea dell’hotel e hanno aperto il fuoco durante le preghiere del venerdì.
Tra le vittime ci sono diversi civili, un deputato e il vicesindaco di Mogadiscio. Il vicepremier e altri ministri che si trovavano nell’albergo sono invece sopravvissuti all’attacco. Bbc
Almeno sei persone sono morte nell’attacco in un albergo nel centro di Mogadiscio, vicino al palazzo presidenziale, all’interno del quale si trovavano ministri e politici. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo jihadista Al Shabaab. “Abbiamo preso di mira i funzionari del governo nell’hotel, questo fa parte della nostra operazione a Mogadiscio”, ha detto un portavoce del gruppo. Reuters
Un’autobomba è esplosa fuori da un albergo nel centro di Mogadiscio, la capitale della Somalia. Secondo la polizia, dopo l’esplosione un gruppo di assalitori ha fatto irruzione nell’edificio, dove si trovavano ministri e politici. “Sentiamo degli spari all’interno. Temo che gli assalitori siano dentro l’albergo”, ha detto il capo della polizia. Il bilancio delle vittime non è ancora noto.
L’attacco non è stato rivendicato, ma le modalità sono simili a quelle usate dal gruppo jihadista Al Shabaab. Reuters
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