Liberato un ostaggio italiano rapito in Libia

Gianluca Salviato, rapito in Cirenaica nel marzo 2014, è arrivato a Roma questa notte

La memoria e il conto dei morti in Libia

Sono 2.556 i morti in Libia dal 1 gennaio 2014. Il mese dell’anno in cui ci sono state più vittime è agosto, con 488 morti, quello con meno morti è febbraio, 7 vittime. A tenere il conto è un progetto che si chiama Libya Body Count, nato con l’idea di conservare la memoria delle persone che stanno perdendo la vita nel caos politico e nelle violenze che attraversano il paese dalla morte di Muammar Gheddafi.

Sul sito libyabodycount.org gli aggiornamenti, a partire dal 1 gennaio 2014, sono quotidiani. Gli attivisti incrociano fonti diverse: resoconti di agenzie e giornalisti (Reuters, Xinhua, Ap, Libya Herald), testimonianze dal fronte, dati forniti dai ministeri libici dell’interno, della sanità e della difesa.

Dei morti è riportato il nome e il cognome (a parte i casi in cui i corpi restano “non identificati”), il luogo della morte e qualche nota sulla persona. Misna, Internazionale

Libero l’ostaggio italiano rapito in Libia

È libero Gianluca Salviato, l’ostaggio italiano rapito in Cirenaica nel marzo 2014. È arrivato a Roma nella notte.

Salviato, 48 anni, lavorava a Tobruk, in Libia, per l’azienda di costruzioni Enrico Ravanelli. Il tecnico si trovava in Libia per seguire i lavori di realizzazione degli impianti fognari della zona. Ansa

Il commento del ministro degli esteri Paolo Gentiloni su Twitter:

È stato liberato Gianluca Salviato, rapito in Libia nel marzo 2014. Salviato è già arrivato a Roma.

È stato liberato Gianluca Salviato, rapito in Libia nel marzo 2014. Salviato è già arrivato a Roma. Ansa

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