Trovato un accordo tra creditori e Atene per un nuovo piano di aiuti

La Grecia si prepara a una settimana difficile
La Grecia si prepara a una settimana difficile. I prossimi giorni saranno fondamentali per il futuro del paese e del governo di Alexis Tsipas. Lunedì entra il vigore l’aumento dell’iva e riaprono le banche, chiuse dal 29 giugno. Un sondaggio pubblicato dal quotidiano greco Efimerida Ton Syntakton il giorno dopo il giuramento dei nuovi ministri, nominati in seguito al rimpasto di governo, rivela che il partito del premier, Syriza, ha il sostengo del 42,5 per cento degli elettori.
Lunedì riaprono le banche greche
Lunedì riaprono le banche greche. Le restrizioni sui prelievi resteranno, ma saranno allentate. Lo ha stabilito un decreto del governo di Atene. Il premier Alexis Tsipras ha espulso dal governo nove ministri di Syriza che avevano votato contro il piano di aiuti, approvato anche dal Bundestag tedesco. L’ex ministro delle finanze, Yanis Varoufakis, in un’intervista alla Bbc ha detto che le riforme economiche volute dai creditori internazionali “sono destinate a fallire”.
Le riforme non salveranno la Grecia, dichiara Yanis Varoufakis
Le riforme non salveranno la Grecia, dichiara Yanis Varoufakis. L’ex ministro delle finanze di Atene in un’intervista alla Bbc ha detto che le riforme economiche volute dai creditori internazionali “sono destinate a fallire”. Il programma di aiuti, ha aggiunto Varoufakis, “sarà ricordato come il più grande disastro di gestione macroeconomica di sempre”.
Rimpasto di governo in Grecia
Rimpasto di governo in Grecia. Il premier Alexis Tsipras ha espulso dal governo nove ministri di Syriza che avevano votato contro il piano di aiuti, approvato ieri anche dal Bundestag tedesco. Tra questi anche il ministro dell’energia Panagiotis Lafazanis. L’ex ministro delle finanze di Atene, Yanis Varoufakis, in un’intervista alla Bbc ha detto che le riforme economiche volute dai creditori internazionali “sono destinate a fallire”.
Passi in avanti per il piano di aiuti ad Atene
Passi in avanti per il piano di aiuti ad Atene. Con l’approvazione del parlamento tedesco, la Grecia e i creditori possono rimettersi a negoziare il salvataggio da 86 miliardi in tre anni. Il Consiglio europeo ha dato il via libera definitivo a un prestito immediato di 7 miliardi alla Grecia, che potrà così pagare entro lunedì 3,5 miliardi alla Banca centrale europea e restituire gli 1,5 miliardi che non era riuscita a dare al Fondo monetario internazionale il 30 giugno.
Rimpasto di governo in Grecia
Rimpasto di governo in Grecia. Il premier Alexis Tsipras ha sostituito i ministri e i viceministri che erano contrari alle riforme da lui concordate a Bruxelles per garantire nuovi prestiti al paese. Mercoledì, circa un quarto dei deputati del suo partito, Syriza, aveva votato contro le misure e Tsipras aveva ottenuto la maggioranza grazie ai voti dell’opposizione.
Accordo sul prestito ponte per Atene da 7 miliardi di euro

Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha annunciato un accordo tra tutti e 28 i paesi dell’Unione europea, per concedere alla Grecia un prestito ponte da 7 miliardi di euro, che saranno erogati da lunedì prossimo facendo ricorso al vecchio fondo europeo di stabilità finanziaria Efsm. Leggi

Germania e Austria approvano l’avvio dei negoziati per gli aiuti alla Grecia

Il Bundestag ha dato il via libera alla trattativa per il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia, ma sessanta deputati della Cdu-Csu hanno votato contro il mandato negoziale e cresce quindi l’opposizione interna alla coalizione di governo. Leggi

Il parlamento tedesco vota sull’accordo per il salvataggio di Atene

Il parlamento tedesco vota oggi sull’apertura del negoziato per il terzo salvataggio della Grecia. “So che ci sono molti dubbi sul fatto che la Grecia possa stare di nuovo sulle sue gambe, ma sarebbe irresponsabile non tentare questa strada e non dare una nuova chance alla Grecia”, ha detto Merkel in apertura del dibattito al Bundestag. Leggi

L’accordo con Bruxelles apre una crisi politica in Grecia
L’accordo con Bruxelles apre una crisi politica in Grecia. Il premier Alexis Tsipras cambierà venerdì circa sette tra ministri e viceministri del suo governo. Mercoledì ha ottenuto il sostegno del parlamento con i voti dell’opposizione, mentre 40 deputati del suo partito hanno votato contro l’intesa da lui firmata per avere nuovi prestiti. Il ministro dell’interno Nikos Voutsis considera molto probabile che le elezioni vengano anticipate a settembre o ottobre.
La Bce ha alzato i fondi di emergenza alle banche greche

La Banca centrale europea ha alzato di 900 milioni di euro il limite alle liquidità di emergenza che lascia disponibili alle banche della Grecia. Lo ha riferito il presidente Mario Draghi, al termine di una riunione del consiglio direttivo. Il governatore è intervenuto sulla questione del debito greco: “È fuori questione che un alleggerimento sia necessario” ha ammesso. E ha assicurato: “Per noi la Grecia è e resta nell’euro”. Leggi

La Finlandia approva l’accordo sulla Grecia
La Finlandia approva l’accordo sulla Grecia. Il Grand committee, un organo che ha la delega dal parlamento finlandese per le questioni europee, ha autorizzato il governo a negoziare il nuovo piano di salvataggio di Atene. Il ministro delle finanze Alexander Stubb ha detto che non accetterà una riduzione del debito greco. Mercoledì ha votato la Francia. Mancano Germania, Austria, Estonia, Lettonia e Slovacchia.
L’eurogruppo dà il via libera al prestito ponte ad Atene
L’eurogruppo dà il via libera al prestito ponte ad Atene. I ministri economici dell’eurozona sono d’accordo sulla necessità di prestare subito ad Atene 7 miliardi che permettano al paese di pagare entro lunedì 3,5 miliardi alla Banca centrale europea (Bce). La Commissione europea deve renderlo ufficiale. La Bce ha deciso di concedere 900 milioni di contanti in più agli istituti greci, che resteranno chiusi fino a domenica, mentre dai bancomat si potranno prelevare 60 euro.
La Banca centrale europea lascia invariati i tassi d’interesse

La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse dell’area euro al minimo storico dello 0,05 per cento. La decisione del consiglio direttivo è in linea con le aspettative dei mercati, ma l’attesa è soprattutto per i riferimenti al programma di emergenza Ela: il limite massimo ai finanziamenti che la Bce concede alle banche greche, stabilito in 89 miliardi di euro, non è stato più ritoccato dal 26 giugno scorso.

Secondo indiscrezioni, il consiglio direttivo della Bce potrebbe aspettare, prima di fare altre concessioni, che l’eurogruppo faccia partire il prestito ponte a favore di Atene per coprire le necessità della fase di negoziato di un nuovo piano di aiuti. Stando alle simulazioni interne, il poco contante rimasto agli sportelli greci – che sono chiusi dal 29 giugno e con un limite di prelievo giornaliero a 60 euro – dovrebbe bastare fino a lunedì 20 luglio, quando peraltro la Grecia dovrà rimborsare 4,2 miliardi (tra bond e interessi) alla stessa Bce. Se ciò avverrà, grazie al prestito ponte, allora il governatore Mario Draghi potrà fare altre concessioni.

L’eurogruppo e la Banca centrale europea discutono della crisi greca
L’eurogruppo e la Banca centrale europea discutono della crisi greca. Questa mattina l’eurogruppo si è riunito al telefono per avviare i negoziati sul piano di salvataggio. La Commissione europea sta lavorando a un prestito ponte da 7 miliardi di euro per Atene, che entro lunedì deve rimborsarne 3,5 alla Banca centrale europea. Secondo Bloomberg, c’è un accordo di massima sul prestito ponte che potrebbe essere annunciato domani. È in corso anche il consiglio direttivo della Bce. Ieri il premier Alexis Tsipras ha ottenuto il sostegno dell’assemblea di Atene, nonostante la defezione di circa 40 deputati del suo partito che hanno votato contro l’intesa firmata a Bruxelles per avere nuovi prestiti.
Alexis Tsipras alla prova del parlamento
Alexis Tsipras alla prova del parlamento. L’assemblea di Atene si è riunita mercoledì per votare le riforme concordate dal premier a Bruxelles in cambio di nuovi prestiti. Per ottenere la maggioranza, Tsipras può contare sui voti dell’opposizione ma non sa quanti lo sosterranno nel suo partito, Syriza, che si è spaccato. In piazza Syntagma, scontri tra polizia e manifestanti contrari all’accordo con i creditori.
Parigi approva il piano di aiuti per la Grecia

Il parlamento francese ha approvato il piano di salvataggio per la Grecia, concordato lunedì dal primo ministro di Atene e dai creditori europei. I deputati hanno sostenuto l’accordo con 412 voti a favore e 69 contrari. Il premier francese Manuel Valls ha detto che l’accordo era l’unica via per uscire dalla crisi.

Per avviare il nuovo programma di aiuti per Atene, il terzo dal 2010, manca il voto preliminare di altri sei paesi, in particolare della Germania (venerdì) dove il piano è criticato sia da chi non vuole salvare la Grecia, sia da chi lo ritiene troppo duro per Atene.

Parigi approva il salvataggio della Grecia
Parigi approva il salvataggio della Grecia. Con 412 voti a favore e 69 contrari, il parlamento francese ha dato il suo consenso all’accordo sul terzo programma di aiuti per Atene. Manca il voto di altri sei paesi, in particolare della Germania (venerdì) dove il piano è criticato sia da chi non vuole salvare la Grecia, sia da chi lo ritiene troppo duro per Atene.
Syriza si spacca sul piano firmato da Tsipras
Syriza si spacca sul piano firmato da Tsipras. Più della metà dei 201 esponenti del comitato direttivo del partito del premier greco – pochi dei quali sono deputati – si sono schierati contro il piano di salvataggio concordato a Bruxelles da Alexis Tsipras e dai creditori. La viceministra delle finanze e il direttore generale del ministero si sono dimessi, prima del voto parlamentare che entro oggi dovrà varare alcune riforme contenute nel piano. Tsipras potrà contare sui voti dell’opposizione, ma deve arginare le defezioni di Syriza: ”Se non avrò il vostro sostegno è difficile che resti a capo del governo”, ha detto.
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