Mafia Capitale

Gianni Alemanno rinviato a giudizio.
Gianni Alemanno rinviato a giudizio. L’ex sindaco di Roma dovrà rispondere in tribunale delle accuse di corruzione e finanziamento illecito in uno dei filoni dell’inchiesta Mafia capitale, ma non gli sarà contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Secondo la procura, tra il 2012 e il 2014 Alemanno avrebbe ricevuto 125mila euro “per compiere atti contrari ai doveri del suo ufficio”.
La procura di Roma chiede il rinvio a giudizio per Gianni Alemanno
La procura di Roma chiede il rinvio a giudizio per Gianni Alemanno. L’ex sindaco di Roma è accusato di corruzione e finanziamento illecito nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale. L’udienza è stata fissata per l’11 dicembre. È cominciato ieri il maxiprocesso per l’inchiesta contro 46 imputati tra cui Salvatore Buzzi e Massimo Carminati. Circa 60 le richieste di parte civile.
Chiesto il rinvio a giudizio per Gianni Alemanno nell’inchiesta Mafia capitale

La procura di Roma ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per corruzione e illecito finanziamento per l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il giudice per l’udienza preliminare Nicola Di Grazia ha fissato l’udienza per l’11 dicembre.  Leggi

A Roma comincia il maxiprocesso per Mafia capitale
A Roma comincia il maxiprocesso per Mafia capitale. Assistono in collegamento tv Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, che sono in carcere, mentre è presente in aula Luca Odevaine. Gli imputati sono quarantasei. Tra le accuse c’è quella di associazione a delinquere di stampo mafioso. Partecipano sessanta avvocati e sono previste 130 udienze, che andranno avanti fino a luglio.
A Roma prima udienza del processo su Mafia capitale.
A Roma prima udienza del processo su Mafia capitale. Ne sono previste 130 fino a luglio, per giudicare 46 imputati per associazione a delinquere di tipo mafioso, corruzione e abuso d’ufficio, e analizzare migliaia di intercettazioni e documenti sulle infiltrazioni della criminalità nell’amministrazione della capitale. Il commissario di Roma, Paolo Tronca ha chiesto che il comune sia parte civile.
Comincia il processo a Massimo Carminati e agli altri imputati per Mafia capitale

Il 5 novembre a Roma la prima udienza del processo legato all’inchiesta Mondo di mezzo sull’organizzazione Mafia capitale e i legami tra criminalità organizzata, politica e istituzioni a Roma. Gli imputati sono 46, in gran parte già in carcere o agli arresti domiciliari, e le udienze si svolgeranno nel carcere di Rebibbia. Leggi

Prime condanne dopo l’inchiesta Mafia capitale
Prime condanne dopo l’inchiesta Mafia capitale. Sono stati condannati con rito abbreviato Emilio Gammuto Raffaele Bracci, Fabio Gaudenzi ed Emanuela Salvatori. Gammuto, collaboratore di Salvatore Buzzi, presunto numero due dell’organizzazione, e Salvatori, funzionario capitolino, erano accusati di corruzione; mentre Bracci e Gaudenzi di usura. Il 5 novembre si aprirà a Roma il maxiprocesso con 46 imputati.
A Roma è cominciato il processo per Mafia capitale.
A Roma è cominciato il processo per Mafia capitale. Il giudice dell’udienza preliminare ha respinto la richiesta di rito abbreviato per l’ex direttore generale dell’Ama Giovanni Fiscon, accusato di corruzione, e altre quattro persone. In aula si è presentato anche l’assessore alla legalità Alfonso Sabella, confermando che il comune si costituirà parte civile.
Al via il processo per Mafia capitale

Oggi è cominciato a Roma il primo procedimento legato all’inchiesta Mondo di mezzo. Chi sono gli indagati e quali sono le accuse del maxiprocesso? Un riepilogo. Leggi

I giudici hanno respinto la richiesta di patteggiamento di Salvatore Buzzi.
I giudici hanno respinto la richiesta di patteggiamento di Salvatore Buzzi. Gli avvocati del fondatore della cooperativa romana 29 giugno, al centro dell’inchiesta Mafia capitale, avevano proposto una pena di 3 anni e 9 mesi che ha ricevuto il parere negativo della procura. Una precedente domanda di patteggiamento era già stata bocciata in giugno.
Il governo scioglie per mafia il municipio romano di Ostia.
Il governo scioglie per mafia il municipio romano di Ostia. Lo ha annunciato il ministro dell’interno Angelino Alfano dopo il consiglio dei ministri dedicato all’inchiesta Mafia capitale. Il prefetto di Roma Franco Gabrielli affiancherà il sindaco Ignazio Marino per “interventi di risanamento in otto ambiti” dell’amministrazione capitolina, ma non è previsto alcun commissariamento.
Il governo ha sciolto il municipio di Ostia per mafia

Il ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha proposto lo scioglimento per mafia del municipio romano di Ostia. L’ha annunciato durante la conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri dedicato anche all’inchiesta su Mafia capitale. Il comune di Roma invece non sarà commissariato. Leggi

Il comune di Roma ha approvato il piano per il Giubileo

Il comune di Roma ha approvato il nuovo piano integrato per il Giubileo. Alle 12 il consiglio dei ministri esamina la relazione di Angelino Alfano su Mafia capitale. Leggi

Il consiglio dei ministri decide sul futuro di Roma
Il consiglio dei ministri decide sul futuro di Roma. È attesa la relazione del ministro dell’interno Angelino Alfano sullo scandalo Mafia capitale, a otto mesi dalla pubblicazione dell’inchiesta. Come è stato chiarito da tempo dal presidente del consiglio Matteo Renzi la giunta capitolina non sarà sciolta, ma saranno prese delle misure straordinarie per la gestione del Giubileo che comincia l’8 dicembre.
La procura di Roma apre un fascicolo sui funerali di Vittorio Casamonica.
La procura di Roma apre un fascicolo sui funerali di Vittorio Casamonica. L’inchiesta segue un esposto presentato dal movimento Lega Italica. Per ora non ci sono indagati né ipotesi di reato. L’obiettivo è accertare perché non siano state fermate le esequie in pompa magna del patriarca del clan specializzato in racket, usura e traffico di droga.
Mafia capitale, rito abbreviato per Buzzi e Carminati

La giudice per le indagini preliminari di Roma Flavia Costantini ha accolto la richiesta della procura e ha disposto il processo con rito immediato per 34 persone coinvolte nella seconda parte dell’inchiesta su Mafia capitale. Il prossimo 5 novembre andranno a giudizio Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, insieme ad altri 32 politici e imprenditori locali.

Si sono dimessi i vicesindaci di Roma e Milano
Si sono dimessi i vicesindaci di Roma e Milano. Luigi Nieri, di Sinistra ecologia libertà, si è dimesso da vicesindaco di Roma: “Non posso più tollerare che la mia persona sia usata per attaccare un’amministrazione che ha fatto battaglie di cui la sinistra italiana può andare fiera”. Più volte citato nelle carte dell’inchiesta Mafia capitale, Nieri non è indagato. A Milano, Ada Lucia De Cesaris, del Partito democratico, si è dimessa dalla carica di vicesindaca: “Una decisione presa dopo approfondite riflessioni che hanno messo in evidenza difficoltà non più sormontabili”.
Si dimette il vicesindaco di Roma

Il vicesindaco di Roma Luigi Nieri ha presentato le sue dimissioni al sindaco Ignazio Marino. Nieri ha spiegato le motivazioni di questa decisione sul suo blog: “Il mio passo indietro, che nessuno mi ha chiesto di fare, ha alla base l’amore per Roma e la convinzione che l’amministrazione di Marino vada difesa a tutti i costi. Proprio per queste ragioni, non posso più tollerare che la mia persona sia usata, in maniera volgare e oscena, come strumento per attaccare Roma e un’amministrazione che ha fatto battaglie di cui la sinistra italiana può andare fiera”.

Il Partito democratico e Sinistra ecologia libertà – nelle cui file era stato eletto – chiedevano da mesi che venisse sostituito, dopo le polemiche sui suoi contatti con la cooperativa di Salvatore Buzzi, che erano finiti nella relazione della prefettura sulle infiltrazioni mafiose nell’amministrazione della capitale. Nieri non è comunque indagato.

Roma non sarà commissariata per mafia
Roma non sarà commissariata per mafia. Il prefetto della capitale, Franco Gabrielli, ha consegnato al ministro dell’interno Angelino Alfano le sue valutazioni su Mafia capitale. Probabilmente Gabrielli suggerirà ad Alfano di non sciogliere il comune per mafia e di commissariare solo i dipartimenti e i municipi corrotti. Alfano ha tre mesi di tempo per decidere.
Si dimette un consigliere comunale di Roma del Partito democratico

Il consigliere del comune di Roma Francesco D’Ausilio, del Partito democratico (Pd), si è dimesso. Lo ha annunciato lui stesso con una nota.

D’Ausilio si era autosospeso dal Pd tre giorni fa, di conseguenza alle polemiche legate all’inchiesta di Mafia capitale, che sta portando alla luce un vasto sistema di corruzione nella città. Oggi la decisione di lasciare anche il suo posto da consigliere: “Dopo una lunga riflessione, ho ritenuto di presentare le mie dimissioni da consigliere di Roma Capitale per tornare al mio lavoro, ai miei studi e alla mia famiglia. Ho preso tale decisione perché ritengo con questo mio gesto di contribuire a fare chiarezza affinché non ci sia alcun equivoco e per alimentare un processo di rigenerazione che la nostra città attende dopo mesi di difficoltà”.

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