28 aprile 2016 10:00

La vita di molti profughi siriani in Libano è più dura da quando Beirut ha introdotto una serie di nuove regole che rendono più difficile ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno.

Da gennaio 2015 per poter risiedere e lavorare in Libano i profughi siriani, che il paese considera come stranieri e non come rifugiati, devono presentare un documento che attesti il loro domicilio, trovare un cittadino o un’azienda locale che gli faccia da garante e pagare ogni anno una tassa di 175 euro, un costo proibitivo per la maggior parte di loro. L’altra soluzione è registrarsi attraverso le Nazioni Unite, ma questo significa rinunciare alla possibilità di lavorare nel paese.

Migliaia di siriani senza permesso di soggiorno vivono nei campi profughi palestinesi in Libano, come quello di Shatila, a Beirut. Il reportage dell’Afp.