03 marzo 2017 12:50

Il 28 gennaio, il primo ministro canadese Justin Trudeau aveva lanciato un chiaro messaggio su Twitter : “A coloro che scappano dalla persecuzione, dal terrore e dalla guerra, sappiate che il Canada vi accoglierà, indipendentemente dalla vostra fede. La diversità è la nostra forza”.

Ogni anno circa 26mila migranti chiedono asilo politico in Canada, ma secondo alcune organizzazioni sta aumentando il numero di quelli che lo chiedono provenendo dagli Stati Uniti. Infatti sarebbero già centinaia, dall’inizio dell’anno, i profughi – soprattutto siriani o dell’Africa orientale – che hanno deciso di lasciare il territorio statunitense dopo le prime mosse in materia d’immigrazione intraprese dal presidente Donald Trump. I migranti, tra cui molte famiglie, hanno affrontato il difficile viaggio in mezzo alla neve verso il confine con il Québec. Gli esperti della sicurezza canadese temono che molti altri potrebbero arrivare con la bella stagione, quando si scioglierà la neve.

Per permettere una piena accoglienza dei profughi il Canada dovrebbe sospendere l’accordo bilaterale firmato nel 2004 tra Canada e Stati Uniti (Safe third country agreement, Stca) che impedisce a Ottawa di accogliere nel paese i rifugiati che provengono dagli Stati Uniti. Anche se la legge prevede qualche eccezione, molti profughi sono già stati respinti al confine, e alcuni di loro che avevano cercato di attraversarlo illegalmente sono stati arrestati e trattenuti dalle autorità canadesi.

Trudeau ha deciso, inoltre, che si asterrà dal criticare le decisioni di Donald Trump, per non creare tensione tra i due paesi.

Le foto sono state scattate da Christinne Muschi e Dario Ayala a Hemmingford, nel Québec, al confine tra Stati Uniti e Canada, tra il febbraio e il marzo del 2017.

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