In vari paesi asiatici, dove gli orari di lavoro eccessivi e la bassa produttività sono un problema diffuso, si comincia a sperimentare la settimana lavorativa di quattro giorni. In Giappone, dove le richieste di indennizzo per karoshi (morte per troppo lavoro) sono aumentate del 43 per cento rispetto a dieci anni fa, aziende come la Hitachi, la Game Freak (nota per i Pokemon), la Panasonic e la Nec hanno adottato la settimana corta o stanno per farlo. In Indonesia la Alami, che si occupa di prestiti tra privati, l’ha introdotta nel 2021 e la sudcoreana Eduwill (istruzione) nel 2019. In India dovrebbe entrare in vigore un nuovo codice del lavoro che permette alle aziende di aumentare le ore giornaliere da otto o nove a dodici, a patto di dare ai dipendenti un giorno di riposo in più. Questi primi segnali di cambiamento, scrive Nikkei Asia, sono una conseguenza della pandemia, che ha portato aziende e dipendenti a ripensare il loro atteggiamento verso il lavoro (stando ai sondaggi, la settimana corta è una delle misure più desiderate), ma anche una reazione a una cultura del lavoro controproducente. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1459 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati