L’etichetta nutrizionale detestata dall’Italia

◆ Ho letto l’articolo sul nutri-score, la proposta di una classificazione unica per tutti i prodotti alimentari dell’Unione europea (Internazionale 1496). Se da una parte è auspicabile che venga messo a punto un sistema di etichettatura a favore dei consumatori, dall’altra può sembrare discutibile ricondurre le caratteristiche nutrizionali di un alimento a un simbolo cromatico (molto simile a quello usato per la classificazione energetica degli elettrodomestici). È una valutazione, come riportato nell’articolo, basata peraltro su algoritmi. Per quanto riguarda le critiche mosse a un sistema industriale italiano restio ad accettare il nuovo criterio, andrebbe puntualizzato che la Francia, che è la principale sostenitrice dell’iniziativa, ha interessi economici altrettanto importanti, visto che è la sede di alcune delle più grandi multinazionali del settore.
Luca Gnarra

Altri animali

◆ Attraverso le lettere ricevute e pubblicate sul giornale noto che le opinioni espresse da Leonardo Caffo nella sua rubrica danno fastidio a chi continua a pensare con presunzione antropocentrica e specista e, soprattutto, dallo sfruttamento animale trae profitto. Vorrei ringraziare Leonardo Caffo perché tira fuori questioni fondamentali e di difficile digestione per molti.
Giovanni Bongera

L’Europa supera
la prova dell’inverno

◆ A proposito dell’articolo del Financial Times sulle iniziative per limitare i consumi di energia in Europa (Internazionale 1494), credo sia opportuno precisare che per affrontare la crisi climatica globale servono anzitutto politiche forti, idealmente mondiali. Le scelte individuali contano e sono necessarie, ma scaricare sugli individui la responsabilità di un problema enorme è controproducente: aumenta la percezione dei limiti del risultato, sfavorisce la spinta all’aggregazione politica, discosta il pensiero dal cuore del problema. E finisce per giovare a chi, in realtà, ai massimi livelli non sta facendo abbastanza.
Alessandro Moretto

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1496, a pagina 82, nella rubrica di Giorgio Cappozzo la frase corretta è: “Il regista Paolo Sorrentino monologa sulla smania dei genitori d’inzeppare il tempo dei figli”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati