La dipendenza da eroina ha assunto le proporzioni di un’epidemia nelle isole Seychelles, al largo delle coste dell’Africa orientale, dove si stima che un decimo della popolazione attiva assuma regolarmente questa droga. Per sopperire alla carenza di manodopera, sono stati chiamati dei lavoratori stranieri. In un carcere visitato dai giornalisti di Bbc Africa Eye, le guardie sono tanzaniane e il loro lavoro è organizzato in modo che non debbano restare troppo a lungo in una sezione, per evitare di essere coinvolte in traffici illeciti di droga. Il presidente Wavel Ramkalawan, in carica da due anni, ha ammesso che la situazione è grave e che il suo paese “è il primo al mondo per consumo di eroina pro capite”. Le isole si trovano lungo le rotte del narcotraffico che vanno dall’Afghanistan e dall’Iran all’Africa orientale e da lì in Europa. La droga arriva via mare, su piccole imbarcazioni, ed è poi rivenduta da spacciatori locali. Nella foto, in un carcere di Victoria, la capitale, 2019.

Yasuyoshi Chiba, Afp/Getty

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1502 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati