Per una quarantina d’anni La casa e i suoi seguiti hanno avuto un’ossatura precisa: una saga inzuppata di umorismo nero e sangue in cui un gruppo di giovani decideva di andare a far festa in case isolate nei boschi e lì trovavano brutte sorprese. Il regista e sceneggiatore Lee Cronin (insieme ai produttori Sam Raimi e Bruce Campbell) spacca quell’ossatura senza riguardo. I demoni che saltavano fuori dalle viscere di scricchiolanti casette immerse nei boschi illuminati dalla luna dell’America rurale stavolta si scatenano nel centro di Los Angeles. Beth ed Ellie sono due sorelle, ognuna con i suoi demoni personali, che si ricongiungono dopo molto tempo in un appartamento. Un terremoto riporta improvvisamente alla luce un antico testo sumero che condanna loro e tutta la loro famiglia ad affrontare ben altri demoni. Naturalmente ci sono tutti gli elementi tipici della saga, ma Cronin si diverte a trovare tanti nuovi modi per spaventarci (non vedrete più gli utensili da cucina con gli stessi occhi) e ridà vita a una saga dormiente in modo efficace.
Al Horner, Empire

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Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati