Alcuni ricercatori hanno aggiornato la mappa delle aree del cervello che controllano i movimenti, ottenendo dati più precisi grazie alla tecnica della risonanza magnetica funzionale. Si usava ancora la mappa della corteccia motoria primaria sviluppata a partire dal 1937 dal neurologo statunitense Wilder Penfield, che era stata ottenuta stimolando elettricamente punti diversi e osservando le risposte. Le aree che controllano i movimenti di alcune parti del corpo, tra cui mani e bocca, erano risultate molto più estese di quelle responsabili del resto del corpo. I risultati erano stati tradotti nella figura dell’homunculus motorio, con la faccia e le mani molto grandi. Nella nuova mappa le aree che controllano gli arti inferiori, superiori (comprese le mani) e la testa (compresa la bocca) sono intervallate da zone da cui dipendono i movimenti complessi. Queste zone intermedie, appena scoperte, interagiscono con altre parti del cervello, legate ad altre funzioni, come la regolazione della pressione e la percezione del dolore. Lo studio potrebbe favorire lo sviluppo di nuove terapie per i disturbi della corteccia motoria primaria, causati da ictus o lesioni. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1509 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati