Centinaia di mercenari della compagnia di sicurezza privata russa Wagner sono arrivati il 16 luglio nella Repubblica Centrafricana per sorvegliare lo svolgimento del referendum sulla riforma costituzionale del 30 luglio. Lo ha scritto su Telegram la Officers’ union for international security, che secondo gli Stati Uniti è una società di copertura per le attività della Wagner a Bangui. La notizia smentisce le voci su un presunto ritiro dei mercenari russi dal Centrafrica, che avevano cominciato a circolare dopo la rivolta fallita dei suoi combattenti in Russia. Il referendum potrebbe cancellare il limite costituzionale dei due mandati presidenziali e permettere così al presidente Faustin Archange Touadéra di candidarsi per un terzo mandato alle elezioni del 2025. Dal 2018 Toua­déra si affida ai servizi della Wag­ner per tenere a bada una ribellione che minaccia il suo governo. Come scrive il sito nigeriano Humangle, il presidente centrafricano è spesso scortato da militari russi, che gli fanno da corpo di guardia. In un’intervista a The Africa Report, l’oppositore centrafricano Crépin Mboli-Goumba afferma che il paese è “in ostaggio” della Wagner, che sfrutta le risorse locali senza pagare le tasse. In particolare, i russi gestiscono la miniera d’oro di Ndassima e si appropriano di grandi quantità di legname pregiato.

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Questo articolo è uscito sul numero 1521 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati