Un uomo di trent’anni è stato ucciso la mattina del 27 agosto nel nord d’Israele, in quello che The Times of Israel definisce l’ennesimo incidente “nell’epidemia criminale che ha colpito la comunità araba d’Israele”. Secondo il gruppo antiviolenza Abraham initiatives, dall’inizio del 2023 sono state uccise 157 persone della comunità, rispetto alle 71 dell’anno scorso. “Molti incolpano la polizia, che ha ignorato la violenza. Ma la radice del problema sono i decenni d’indifferenza e discriminazione da parte del governo”, scrive il giornale.

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Questo articolo è uscito sul numero 1527 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati