La marcia del Pride a Mauritius, 2016 (L’Express archives)

Il 4 ottobre la corte suprema di Mauritius ha depenalizzato i rapporti sessuali tra uomini con una sentenza considerata una vittoria per la comunità lgbt locale. Ha abolito una legge risalente ai tempi della colonizzazione britannica, che prevedeva cinque anni di carcere per il reato di sodomia, spiega The East African. L’isola va in controtendenza rispetto al resto del continente, dove sono state approvate norme molto dure contro le persone lgbt. Il programma delle Nazioni Unite per l’hiv/aids (Unaids) teme che la criminalizzazione ostacoli gli sforzi per eradicare la malattia. Uno studio realizzato in dieci stati africani ha dimostrato che l’incidenza dell’aids tra i maschi gay è cinque volte più alta nei paesi che hanno leggi repressive, rispetto ai paesi più tolleranti.

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Questo articolo è uscito sul numero 1533 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati