“Il sogno è a portata di mano. La popolazione originaria delle isole Chagos sarà autorizzata a tornare nell’arcipelago”. Nel 2019 la Corte internazionale di giustizia, il più alto tribunale delle Nazioni Unite, ha stabilito che le isole, ancora sotto il controllo britannico, fanno parte del territorio di Mauritius. Mentre vanno avanti i negoziati sul trasferimento di sovranità, il premier mauriziano Pravind Jugnauth ha fatto sapere che permetterà agli abitanti originari dell’arcipelago e ai loro familiari – circa diecimila persone – di tornare alle Chagos. Negli anni sessanta e settanta Londra aveva costretto gli isolani a trasferirsi altrove (Regno Unito, Seychelles, Mauritius) per fare spazio alla costruzione di una base militare statunitense. La prospettiva del ritorno è considerata una vittoria da molti, ma una parte della comunità prova un senso di disillusione, racconta The Continent. C’è chi teme che finire sotto il controllo mauriziano non cambi le cose e chiede una forma più accentuata di autonomia, simile a quella dell’isola Rodrigues, un territorio che dipende da Mauritius ma ha forti poteri di autogoverno. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati