Come uscire
dalla trappola
dell’estremismo

◆ L’articolo di Slavoj Žižek
(internazionale.it) mi ha fatto comprendere chiaramente qual è la situazione alla base del conflitto israelo-palestinese. Condivido pienamente la posizione di portare la questione a una chiusura ragionevole e umana.
Martino Leporiere

Civili

◆ Penso che l’editoriale dell’ultimo numero (Internazionale 1533) sia toccante ed equilibrato. E una speranza finale: “I terribili eventi di questi giorni potrebbero cambiare le cose. Devono farlo. Per tutti noi tra il fiume e il mare”. Sono stata a Gaza nel 1992 e a manifestare a Gerusalemme con le donne in nero, israeliane e palestinesi. Sono stata in Cisgiordania. In questi giorni non riuscivo a leggere un articolo fino in fondo, questa è stata la prima volta.
Daniela Minerdo

Il Mondo

◆ Vorrei ringraziarvi per come avete trattato e state trattando la guerra in Palestina nel
podcast quotidiano (il Mondo). Siete una certezza nello scenario desolante e fazioso dell’informazione italiana. Grazie per le interviste svolte e le fonti scelte, e per la lucida e necessaria contestualizzazione che in molti casi viene tralasciata.
_Francesca Romana Nardecchia _

Così il baseball
è riuscito a fermare
il suo declino

◆ È sempre un piacere leggere articoli sul baseball a prescindere da chi li scrive. Poi si può essere più o meno d’accordo sui contenuti. Nel caso specifico (internazionale.it), è particolarmente condivisibile l’approfondimento sull’impatto nostalgico che oggi ha uno sport come questo. Mi trovo un po’ meno in sintonia sulla bontà delle nuove regole perché a loro modo non sono amiche del gioco ma esclusivamente di fattori legati ai mass media e al marketing. Inoltre è inaccettabile che l’atleta sia sempre più considerato un oggetto e solo raramente sia fedele a una squadra. Questa è la malattia del baseball moderno. Difficile affezionarsi. Difficile riuscire a essere romantici. Nonostante ce la si metta tutta. Sportivi saluti.
_Davide Perego _

****Errata corrige****

◆ Su Internazionale 1533, a pagina 63, la superficie complessiva di Panamá è di 75.420 chilometri quadrati.
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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati