Temperature Un rapporto dell’osservatorio europeo Copernicus ha confermato che il 2023 è stato l’anno più caldo da quando sono cominciati i rilevamenti. La temperatura media è stata di 14,98 gradi, 1,48 in più rispetto al periodo tra il 1850 e il 1900 e 0,17 in più rispetto al record precedente, stabilito nel 2016.

Geologia È stata disegnata la mappa di una zona del fondale marino a nord dell’Australia, nell’oceano Indiano (nell’immagine in blu e rosa). Si pensa che fino ad alcune migliaia di anni fa, alla fine dell’ultima era glaciale, l’area non fosse stata ancora sommersa dalle acque. Potrebbe quindi aver ospitato, a seconda del periodo, tra i 50mila e i 500mila abitanti. Secondo New Scientist, nella regione potrebbero essere esistiti per migliaia di anni un grande lago di acqua dolce e un mare interno. Probabilmente le persone vivevano nei pressi del lago. Alla fine dell’era glaciale il livello del mare è progressivamente aumentato, costringendo le popolazioni a ritirarsi verso altre zone. Lo studio è stato pubblicato su Quaternary Science Reviews.

Kasih Norman, Griffith University

Oceani Il parlamento norvegese ha approvato una legge che consente alle aziende di richiedere concessioni minerarie in un’area di 280mila chilometri quadrati delle sue acque territoriali. La Norvegia potrebbe diventare il primo paese ad autorizzare lo sfruttamento minerario dei fondali marini su scala industriale, nonostante i timori per gli effetti sull’ecosistema.

Tempeste Bufere di neve e tornado hanno investito la costa orientale degli Stati Uniti, provocando la morte di almeno tre persone.

Plastica Milioni di granuli di plastica grezza provenienti da un container perso da una nave da carico si sono depositati sulle spiagge della Galizia, nel nordovest della Spagna.

Uccelli Uno studio pubblicato su Nature Ecology & Evolution ha esaminato lo stato di conservazione di 42 specie di rapaci africani, rilevando che l’88 per cento di esse ha subìto un calo di popolazione negli ultimi decenni e che il rischio di estinzione è aumentato per il 69 per cento. Le popolazioni di due specie, il serpentario (nella foto) e l’aquila marziale, sono calate rispettivamente dell’85 e del 90 per cento. Il declino è stato minore nelle aree protette, ma comunque rilevante. La causa principale sarebbe la distruzione degli habitat.
◆ Quasi settecento cigni sono stati trovati morti in una riserva naturale in Kazakistan. Gli animali sarebbero stati uccisi dall’influenza aviaria.

myri_bonnie, CC BY-NC-ND 4.0 DEED

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Questo articolo è uscito sul numero 1545 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati