Rebecca Cook, Reuters/Contrasto

Il 16 febbraio si è concluso a New York un processo civile per frode finanziaria contro Donald Trump ( nella foto ). L’ex presidente era accusato di aver gonfiato il valore degli immobili dell’azienda di famiglia, per ingannare i finanziatori, gli assicuratori e le autorità finanziarie e ottenere tassi migliori su prestiti bancari e polizze. Trump è stato condannato a pagare un risarcimento di 354 milioni di dollari (328 milioni di euro). “Inoltre il giudice ha stabilito che non potrà svolgere attività imprenditoriali né chiedere prestiti nello stato di New York per tre anni”, scrive il New York Times. L’ex presidente ha commentato il verdetto accusando il giudice di essere corrotto e annunciando un ricorso. Al livello economico la sanzione gli costerebbe tra il 14 e il 17 per cento del suo patrimonio (che nel 2021 ammontava a 2,6 miliardi di dollari). Trump deve anche dare 83,3 milioni di dollari alla scrittrice E. Jean Carroll, che ha vinto una causa per diffamazione contro di lui, e deve pagare milioni di dollari per le spese legali nei quattro processi penali in cui è imputato. Favorito nelle primarie repubblicane per scegliere il candidato alle presidenziali, Trump il 24 febbraio dovrà affrontare Nikki Haley nel voto in South Carolina, dove è in vantaggio.

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Questo articolo è uscito sul numero 1551 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati