La giunta militare al governo a Niamey, in Niger, ha annunciato il 16 marzo di aver messo fine all’accordo militare che permetteva agli Stati Uniti di gestire una base per i droni ad Agadez (costata 110 milioni di dollari), da cui lanciavano operazioni contro i gruppi armati jihadisti in tutto il Sahel. “Il probabile ritiro delle truppe statunitensi aprirà la porta a quelle russe, che stanno arrivando in tutta la regione”, scrive il quotidiano burkinabé Le Pays. “Mosca ha conquistato la fiducia dei leader di Mali e Burkina Faso, che dovevano colmare il vuoto lasciato dalla Francia”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1555 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati