Quella del consulente filosofico è una professione che da anni opera nell’ombra, racconta El País. Non si occupa di salute mentale, ma aiuta il paziente a riflettere su questioni profonde, come il senso della vita, l’etica o la libertà. La pratica è nata in Germania nel 1981, per poi diffondersi in altri paesi come Francia, Stati Uniti e Argentina. I suoi sostenitori affermano che così si recupera la dimensione pratica della filosofia antica, ossia rimediare alle sofferenze dell’essere umano. Per altri invece la filosofia non dovrebbe servire a risolvere problemi o disagi specifici, ma a soddisfare il desiderio di comprensione. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1555 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati