Matt Hunt, Anadolu/Getty

L’elezione del presidente Mohamed Muizzu nel novembre 2023 ha segnato una svolta diplomatica per le Maldive, tradizionalmente alleate dell’India e che ora si sono avvicinate alla Cina, rafforzando così l’influenza di Pechino nell’area del cosiddetto Indo-Pacifico. Un cambiamento diventato evidente con l’espulsione delle truppe indiane dall’arcipelago, ordinata da Muizzu il 12 marzo, scrive Asia Times. L’allineamento diplomatico tra la Cina e le Maldive è rafforzato anche dalla cooperazione tra i due paesi nella Belt and road initiative (Bri), la nuova via della seta, a cui il governo di Malé ha aderito nel 2014. La collaborazione con Pechino ha contribuito allo sviluppo di progetti come la costruzione del ponte dell’amicizia Cina-Maldive ( nella foto ) e l’ampliamento di Velana, il principale aeroporto dell’arcipelago. In particolare, però, l’obiettivo di Pechino è consolidare la sua posizione di superpotenza tecnologica usando la “versione digitale” della Bri, con cui la Cina punta a ottimizzare la connettività globale e il controllo delle infrastrutture digitali attraverso le sue aziende di telecomunicazione. Un’ambizione che preoccupa la comunità internazionale: la creazione di una rete tecnologica e marittima tra Cina, sudest asiatico e Africa potrebbe consentire a Pechino di controllare una delle aree strategicamente più importanti del mondo.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1558 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati