Faure Gnassingbé (Krisztian Bocsi, Bloomberg/Getty)

Con 87 voti a favore e nessuno contrario, il 19 aprile il parlamento del Togo ha approvato in via definitiva la riforma che abolisce l’elezione diretta del presidente, introducendo un sistema parlamentare nel quale il potere esecutivo sarà affidato al presidente del consiglio dei ministri, esponente della maggioranza parlamentare. Ora, scrive aLome.com, tutti gli sguardi sono rivolti al presidente Faure Gnassingbé, che deve ratificare il testo. La nuova costituzione, spiega il quotidiano burkinabé Le Pays, è contestata dall’opposizione, dalla società civile e dalla chiesa cattolica per il timore che l’attuale leader possa usarla per restare al potere a tempo indeterminato. I togolesi sono attesi alle urne il 29 aprile per le elezioni legislative.

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Questo articolo è uscito sul numero 1560 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati