Il conservatore José Raúl Mulino (nella foto) il 5 maggio ha vinto le elezioni presidenziali panamensi con più del 34 per cento dei voti. “Mulino, un avvocato di 64 anni con una lunga carriera politica alle spalle, era il sostituto dell’ex presidente Ricardo Martinelli (al governo dal 2009 al 2014), che è stato condannato per corruzione e riciclaggio di denaro e da febbraio è rifugiato nell’ambasciata del Nicaragua nella capitale Panamá”, scrive l’Afp. Nel paese centroamericano è in corso una grave siccità, che negli ultimi mesi ha ridotto il traffico marittimo nel suo canale, motore dell’economia nazionale. In campagna elettorale Mulino ha detto di voler chiudere il Darién, una giungla al confine con la Colombia da cui nel 2023 sono entrati 500mila migranti diretti negli Stati Uniti. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1562 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati