Un tribunale di Mosca ha ordinato l’arresto in absentia di Julija Navalnaja, la moglie di Aleksej Navalnij, l’oppositore morto in carcere lo scorso febbraio. Come spiega la Reuters, Navalnaja, che non vive in Russia da tempo, è accusata di aver fatto parte di un’organizzazione “estremista”, termine che il Cremlino usa per definire le attività politiche ostili al regime di Putin.
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Questo articolo è uscito sul numero 1571 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati