Cultura Libri
Trio
320 pagine, 19 euro

Che piacere leggere un romanzo di un autore che non dimentica che il pubblico legge i romanzi soprattutto per divertirsi. Trio è un libro comico, eppure riconosce che la vita non è necessariamente buffa per coloro che la vivono. La storia è ambientata nel 1968, l’anno delle rivolte di maggio a Parigi, della protesta contro la guerra in Vietnam, degli assassinii di Martin Luther King e Robert Kennedy negli Stati Uniti, un periodo di liberazione sessuale che includeva la legalizzazione dell’omosessualità nel Regno Unito. Questi fatti servono soprattutto come sfondo alla storia, che racconta la realizzazione, a Brighton, di un film dal titolo inverosimile. Il trio del titolo vi è coinvolto. Talbot Kydd è il produttore, un veterano del settore, sessant’anni o giù di lì, con un buon curriculum alle spalle, sposato, padre e omosessuale non dichiarato. Anny Viklund è la star del film: giovane, bella, americana, con un ex marito terrorista rinchiuso, o almeno lei così pensa, in una prigione statunitense, e un amante filosofo radicale francese; ora ha anche una relazione con l’altro protagonista del film, un cantante pop originario di Swindon. Infine Elfrida Wing: una scrittrice che soffre del blocco creativo e pesantemente alcolista, sposata con il regista del film, Reggie (che si fa chiamare Rodrigo, essendo di moda i film in lingua straniera). Boyd si è prefisso il compito di esplorare tre vite legate da circostanze fortuite, includendole in una narrazione coerente. È un gioco di prestigio ben riuscito.
Allan Massie, The Scotsman

Black kids
400 pagine, 18,00 euro

Christina Hammonds Reed ricorda vividamente di aver assistito in televisione ai disordini scoppiati nel 1992 dopo che quattro agenti della polizia di Los Angeles erano stati assolti per l’arresto e il pestaggio di Rodney King. Aveva solo otto anni e la violenza nel sud di Los Angeles sembrava lontana. Il suo romanzo di debutto, Black kids, si svolge durante quella settimana surreale del 1992, e segue la diciassettenne Ashley nei suoi ultimi giorni come studente di una scuola privata, compreso un viaggio in macchina la sera del ballo finale nel cuore dei disordini. Il caso di King canalizzò la rabbia nera in America, la stessa rabbia che è emersa recentemente in risposta alle uccisioni da parte della polizia di Breonna Taylor, George Floyd e altri neri disarmati. Hammonds Reed ha scritto Black kids senza alcuna preveggenza del momento attuale. “Quando ho cominciato il romanzo nel 2015, volevo davvero usare il passato come uno specchio. Quanto ci siamo mossi, o non ci siamo mossi, dal 1992?”, dice. “Non avevo idea di quanto il testo sarebbe diventato rilevante”.
Bethanne Patrick, Los Angeles Times

Mia diletta
320 pagine, 19,00 euro

Un veterinario di 49 anni racconta come concepisce un amore folle per una ragazzina di quattordici anni. La ragazza cerca la sua attenzione in modo del tutto ignaro. Comincia improvvisamente a parlare con il veterinario e lo fa entrare nella sua immaginazione infantile. Una volta si sente una lontra, poi una rana e poi di nuovo un uccello. Nella sua fantasia spiega le ali e vola via. Ma il veterinario non la lascia scappare. Sa che deve lasciarla intatta, ma non può trattenere la sua lussuria. Attraverso le parole dell’uomo, che già riecheggiano la difesa davanti ai magistrati del tribunale, la ragazza è condotta nella tenebra. La fantasia di questa eroina vulnerabile resiste perfino alle devastazioni della violenza e degli abusi. Ecco quanto può essere potente la letteratura.
Onno Blom, De Volkskrant

L’ultimo atto del signor Beckett
168 pagine, 16,00 euro

Maylis Besserie si è data un compito difficile per il suo primo romanzo: ha cercato, né più né meno, di entrare nella testa di Samuel Beckett, di cui immagina gli ultimi mesi, dopo la morte della moglie in una casa di riposo parigina. Questo esercizio, anche se irto di insidie, è piuttosto riuscito. C’è anche, in questa cupa avventura, una certa malizia che si sforza di ritrovare il grande scrittore nei personaggi dei falliti o dei pazzi che popolano i suoi drammi e romanzi, in particolare Malone muore, del 1951. L’autrice, tuttavia, non cerca di imitare la scrittura di Beckett, ma di ricostruire i pensieri che il declino personale ispira a uno scrittore sempre più incapace di scrivere. Racconta il graduale distacco da questo mondo così come è vissuto da un ateo risoluto. Evoca le umiliazioni inflitte da un corpo sempre più fuori controllo e la maleducazione involontaria del personale della casa di riposo. Beckett si ritira così in preda a un’aspettativa universale: quella della fine.
Nicolas Weill, Le Monde

Sunfall
416 pagine, 14,00 euro

Ambientato nel 2039, questo romanzo del fisico quantistico Al-Khalili prevede un’apocalisse plausibile. Il campo magnetico della Terra si sta indebolendo e, se dovesse scomparire, la superficie del pianeta sarà esposta a livelli letali di radiazioni dallo spazio. Un gruppo di scienziati corre contro il tempo per sviluppare un dispositivo che salverà l’umanità. Ma i loro valorosi sforzi potrebbero essere vani per colpa di politici venali e miopi e di un culto di fanatici suicidi. Sunfall ricorda le opere di Arthur C. Clarke, altrettanto cerebrali e asciutti. La prosa è al servizio di una trama forte, e per coloro che amano scienza e tecnologia, ce n’è molta e molto credibile. Una catastrofe di un’autenticità agghiacciante.
James Lovegrove, Financial Times

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1460 - 13 maggio 2022
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