Cultura Libri
Di notte tutto è silenzio a Teheran
288 pagine, 19 euro

Behsad, sua moglie Nahid, la figlia Laleh e il figlio Morad riescono a fuggire da Teheran verso la Germania ovest negli anni ottanta. Behsad e sua moglie erano stati coinvolti nella resistenza militante e comunista contro lo scià. Ma la vittoria della rivoluzione iraniana del 1979 incoronò l’ayatollah Khomeini e il suo regime islamico. E le cose non erano migliorate. Con migliaia di informatori, il regime controllò la presunta ortodossia e perseguitò senza sosta la resistenza laica e marxista. Anche l’assenza di una barba o un velo scivolato di dosso potevano diventare uno stigma. Centinaia di oppositori dello scià e in seguito di Khomeini trascorsero la loro vita in carceri gestite in modo brutale. Nel suo romanzo, Shida Bazyar lascia che padre, madre, figlia e figlio raccontino le loro storie, le loro esperienze e i loro sentimenti, ognuno per un decennio, dal 1979 a oggi. Contro un silenzio fatto per metà di oblio e per metà d’ignoranza, Shida Bazyar scrive la storia della generazione dei suoi genitori. E nel farlo, ricorda anche le difficoltà dell’integrazione in altri paesi. Perché la resistenza rimane per i genitori una patria che tocca la loro identità. Shida Bazyar è riuscita a scrivere un romanzo d’esordio emozionante: senza inutili sentimentalismi, con grande empatia e padronanza linguistica, racconta storie di vita esemplari che possono essere lette anche come un romanzo sulle attuali sfide dell’integrazione.
Stephan Lohr, Der Spiegel

Nei giorni oscuri della nostra vita
624 pagine, 25,00 euro

Il 16 febbraio 1943, per ordine speciale di Adolf Hitler, Mildred Harnack, un’accademica statunitense di quarant’anni, fu giustiziata nel carcere di Plötzensee, a Berlino. Era accusata di tradimento per il suo ruolo in un gruppo di resistenza clandestino che aveva affisso manifesti antinazisti, distribuito volantini sediziosi e aiutato ebrei e dissidenti a fuggire dal paese. All’epoca i trasmettitori radio erano conosciuti dall’intelligence tedesca come “pianoforti” e i loro operatori come “pianisti”. Nel 1941 i nazisti scoprirono che i pianisti tedeschi inviavano messaggi agli agenti comunisti di Mosca, soprannominarono il gruppo Orchestra rossa. Rebecca Donner è la pronipote di Harnack. Quando era adolescente sua nonna le diede una pila di lettere che Harnack aveva scritto alla famiglia tra il 1929 e il suo arresto nel 1942. Donner, un’abile ricercatrice e reporter, è stata anche in grado di accedere a documenti scoperti in un archivio della Germania est dopo la caduta del muro di Berlino. Mildred Fish nacque nel 1902 in una famiglia povera di Milwaukee. Incontrò il suo futuro marito, Arvid Harnack, un economista tedesco, e si trasferì in Germania. Non nascose la sua avversione per Hitler, e nel 1932 organizzò la prima riunione clandestina nel suo appartamento, mettendo insieme attivisti politici di ogni provenienza e fede. Donner ha scritto un libro potente. Un saggio che ha il ritmo di un thriller politico.
Moira Hodgson, The Wall Street Journal

Sister Deborah
136 pagine, 18,00 euro

Scholastique Mukasonga mette l’una di fronte all’altra due forze cristiane occidentali che si contendono il Ruanda negli anni trenta. Da una parte i cattolici bianchi provenienti dal Belgio, travolti dal “tornado dello spirito santo”. Dall’altra, gli evangelisti protestanti neri “dell’altro mondo” che, cantando e ballando, promettevano ai ruandesi felicità, fertilità, pioggia e la venuta del messia. Con un bastone di ferro in mano e il seno scoperto, la profeta e taumaturga statunitense Sister Deborah annunciò una salvatrice nera che avrebbe portato alle donne mille anni di felicità. Sister Deborah parlava solo a donne e bambini. I soldati, gli “askari”, finirono per ucciderla. Ma risuscitò, con il nome di Mama Nganga, in una baraccopoli di Nairobi, prima di essere bruciata dalla folla che la accusava di stregoneria. Mukasonga affida a Ikirezi, una bambina ruandese malata che Sister Deborah aveva curato e che è diventata miss Jewels, antropologa alla Howard university, “la Harvard nera”, il compito di raccontare la storia di questa femminista e antirazzista prima del tempo, che voleva fondare un regno delle donne in Ruanda. Donne nere che si ribellavano al potere bianco, al patriarcato e ai capi tribù di un’altra epoca. Un racconto poetico che scava nel passato per avvicinarsi al futuro e parte dal Ruanda per conquistare il mondo.
Jérôme Garcin, L’Obs

Faune
140 pagine, 14,00 euro

Faune, una raccolta di storie surreali collegate tra loro, è un nuovo contributo alla narrativa “cli-fi”, ossia la fantascienza sul clima. Sia che ritraggano in modo ottimistico gli sforzi umani per affrontare la futura catastrofe sia che mettano in guardia i lettori sulla miriade di modi in cui l’ambiente si degraderà, le storie di questo genere interrogano un mondo in cui la natura costringe l’umanità a cambiare passo. L’autrice quebecchese Christiane Vadnais sceglie la via di mezzo, tracciando con delicatezza il declino del dominio dell’umanità sulla natura nei pressi di Shivering Heights (una città vicina al circolo polare artico) e indicando nuovi passi avanti nell’evoluzione umana. Ci sono storie oniriche e inquietanti che raccontano, per esempio, di una biologa che partorisce durante una tempesta di neve subito dopo aver scoperto una nuova e strana specie di pesce, o di un gruppo di persone in quarantena a causa di un virus che le uccide tutte (tranne due, che si trasformano in uccelli e volano via).
Rachel S. Cordasco, World Literature Today

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1529 - 15 settembre 2023
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