Questo disco afrofuturista è stato registrato nel campo profughi di M’berra, in Mauritania, dal producer italiano Khalab, al secolo Raffaele Costantino, insieme a un gruppo di musicisti locali ribattezzati per l’occasione M’berra Ensemble. Costantino ha visitato il campo nel 2017 su invito dell’ong Intersos insieme al fotografo Jean-Marc Caimi. Ha usato elettronica, strumenti tradizionali e chitarre elettriche. M’berra è un ascolto intenso (il consiglio è di cominciare dai brani Reste à l’ombre e Moulan Shakur), costruito su suoni trance, deep house e techno hardcore. I musicisti africani però – tra di loro ci sono nomi abbastanza importanti come Fadimata Walett Oumar, cantante della band maliana Tartit – resistono molto bene all’assalto della modernità.
Mojo