Cultura Libri
Kala
456 pagine, 19 euro

Kala è un thriller letterario ambientato nell’ovest dell’Irlanda e ruota attorno a un gruppo di amici. La linea temporale oscilla tra le loro vite nel presente e quelle di quando erano adolescenti, formavano band, s’innamoravano, cercavano guai: le solite cose. Kala, il fulcro gentile, selvaggio, disordinato ma adorabile attorno a cui girano tutti, scompare e, nel presente, vediamo cosa resta del gruppo di amici mentre cerca di venire a patti con questa terribile perdita. Come in quasi tutti i thriller ci sono momenti in cui la trama si spinge un po’ troppo oltre. Perché dovrebbero tornare lì, al buio e da soli senza dirlo a nessuno? Come mai nessuno ha messo in discussione la mancanza di risposte ai messaggi da parte di quelle ragazze? Quel tipo di cose abbastanza scontate. Ma mentre leggiamo Kala questi piccoli dettagli sono trascurabili, perché sono lo sviluppo dei personaggi di Walsh, la sua abilità nei dialoghi e la sua indagine dei mondi interiori che fanno funzionare davvero il romanzo. Forse però sono di parte, perché l’Irlanda degli anni 2000 che questo libro descrive è molto nostalgica, vivida e vicina alla mia personale esperienza. Millennial irlandesi, questo romanzo è davvero inquietante e sono certa che vi piacerà. La sua capacità di evocare i momenti privati tra le ragazze – le parole che usano, i modi di osservarsi l’una con l’altra, perfino come si aggiustano i capelli e come si truccano – rende questo romanzo particolarmente piacevole da leggere.
Lucy Sweeney Byrne, The Irish Times

Anima nera
400 pagine, 20,00 euro

La ricerca dell’immortalità è probabilmente antica quanto lo sviluppo della coscienza di sé nell’essere umano, e quindi non sorprende che l’arte continui a confrontarsi, in un modo o nell’altro, con figure immortali o non morti. Il genere dei vampiri sembra non passare mai di moda. Anima nera non parla esattamente di un vampiro, ma ruota intorno alla ricerca dell’immortalità da parte di una donna e delle vite che sacrifica per prolungare la propria. È tanto la sua storia quanto quella delle sue vittime e del carico di dolore che lasciano dietro di sé. Jake è una delle sue vittime e i capitoli alternati prendono la forma di testimonianze che sta raccogliendo nel tentativo di scoprire chi sia questa donna, cosa stia facendo e perché. Susan Barker alza la tensione un passo alla volta, rivelando lentamente l’orrore ma mantenendo saldo il controllo sulle implicazioni emotive nelle vicende di ogni vittima. Sebbene il romanzo alla fine metta in discussione quanto la donna sia davvero libera, anche tutti gli altri personaggi sono intrappolati, in modi diversi. Forse è questa la condizione umana, a prescindere dalla durata della vita di ciascuno di noi. E benché la donna dai molti nomi sia, in un certo senso, la cattiva della storia, è difficile non provare simpatia per lei: è un personaggio affascinante che ha trasformato la sua vita in un’arte e il modo in cui lo ha fatto è sorprendentemente originale e bizzarro. Anima nera si rivela una lettura estremamente appagante.
Ilana Masad, Los Angeles Times

Big time
408 pagine, 21,00 euro

Nella Repubblica Federale Autocratica dell’Australia Orientale ogni espressione artistica è severamente sorvegliata. Julian Ferryman è il bassista degli Acceptables, catapultati al successo grazie a un loro primo album di pop innocuo. Dopo un anno all’estero, Julian torna a Melbourne per registrare il secondo disco. Durante il volo, prova la droga F che consente a chi la assume di intravedere il futuro. La maggior parte delle persone ne coglie solo brevi sprazzi – ore, forse giorni – a seconda della tolleranza. Ma, ci dice il narratore, “si vocifera che, con abbastanza F, si possa vedere fino alla fine del tempo”. Una volta tornato, Julian si riunisce alla band: Ash, il frontman carismatico, e la fidanzata Oriana (ex di Julian); il chitarrista Xander e il fratellino Pony che sogna di sostituire Julian; Tammy alla batteria, sottovalutata da tutti, e Wesley, il critico musicale che ci racconta questa storia. La registrazione del nuovo album e il tour successivo non vanno per il meglio. Ash ha scritto un manifesto apertamente contrario al regime e rifiuta qualunque contributo degli altri componenti della band. Un mix pericoloso di droga, alcol e quelle brevi sbirciate nel futuro fa riemergere vecchi rancori e tensioni irrisolte. Con Big time Prosser celebra il desiderio di fare arte e creare connessione anche nelle condizioni più oppressive e ci trascina con sé in questo viaggio.
The Conversation

L’indomabile e misteriosissima Miles Franklin
496 pagine, 22,00 euro

Istituito per volontà della scrittrice più celebre degli antipodi, il premio Miles Franklin è oggi considerato il riconoscimento letterario più prestigioso d’Australia. Stella Maria Sarah Miles Franklin (1879-1954), nata in una famiglia di contadini, esordì da scrittrice in modo clamoroso con il suo primo audace libro ironicamente intitolato – aveva appena vent’anni – La mia brillante carriera (1901). Anche se era sostenuta dai maggiori poeti e romanzieri australiani dell’epoca, la sua condizione sociale, la mancanza di risorse e la giovane età accentuarono i pregiudizi misogini che tendevano a screditare la sua penna troppo sovversiva. Inventando una forma di giornalismo d’inchiesta che la portò a vivere in prima persona il calvario delle domestiche, non riuscì a farsi pubblicare e partì per gli Stati Uniti, dove proseguì il suo impegno femminista. Alexandra Lapierre restituisce in forma di romanzo la forza di questa carismatica figura.
Philippe-Jean Catinchi, Le Monde

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1615 - 23 maggio 2025
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