Cultura Schermi
Frankenstein
Oscar Isaac, Jacob Elordi
Stati Uniti 2025, 149’. In sala
Frankenstein (dr)

Guillermo del Toro ha un’affinità con i mostri. Che si tratti di figure simpatiche come il tritone incompreso di La forma dell’acqua o dell’inquietante mangia-bambini di Il labirinto del fauno, del Toro li tratta tutti con venerazione. Non sorprende, quindi, che adattare il classico di Mary Shelley fosse un’ambizione a lungo accarezzata dal regista. Chi meglio di lui può trovare la bellezza nella creatura grottesca al centro della storia? Era più difficile aspettarsi che affidando a Jacob Elordi il ruolo del mostro creato dallo scienziato folle e motivato Frankenstein (Oscar Isaac) del Toro ci mettesse di fronte a un’innegabile bellezza fisica, invece che all’anima pura e incompresa delle precedenti incarnazioni. Il mostro è sexy. Del resto l’intero film trabocca di bellezza ricca, inquietante e macabra: non può che essere un film di del Toro. Si tratta di un’esperienza emozionante, coinvolgente e sensuale. Tuttavia, la narrazione è un po’ lenta e autoindulgente, e la durata non è giustificata.
Wendi Ide, The Observer

Bugonia
Emma Stone, Jesse Plemons
Stati Uniti / Irlanda / Corea del Sud 2025, 118’. In sala
Bugonia (dr)

In questa satira, magistrale e macabra, Michelle (Stone) è l’amministratrice delegata, giovane e intraprendente, di una grande azienda farmaceutica, che viene rapita dal più umile dei suoi dipendenti. Lo spedizioniere Teddy (Plemons) è convinto che Michelle sia in realtà un’imperatrice aliena. Lo fiancheggia un cugino neurodivergente (Aidan Delbis, esordiente al cinema, ma veterano della compagnia teatrale The Miracle Project che lavora con persone nello spettro autistico). Il piano di Teddy è imprigionarla e costringerla a condurlo sulla sua nave madre dove lui potrà negoziare il ritiro degli alieni dalla Terra. Ci sono due possibilità. O Teddy è un folle radicalizzato dal complottismo online o Michelle è una regina aliena. Entrambe le opzioni sono cupe e mentre la situazione si fa sempre più frenetica e raccapricciante, Lanthimos spreme ogni goccia di tensione comica dai suoi intepreti, che si dimostrano dei cospiratori ideali.
Robbie Collin,The Telegraph

Springsteen. Liberami dal nulla
Jeremy Allen White, Jeremy Strong
Stati Uniti 2025, 120’. In sala

Liberami dal nulla è uno di quei film che dimostra come gli attori che interpretano i musicisti possano davvero sfondare, ritraendo tra l’altro esseri umani incasinati e non divinità patinate. Il film si concentra sulla crisi depressiva di Springsteen e sul trauma infantile da cui è derivata, oltre che sulla dedizione totale della rock star al suo album migliore, il malinconico Nebraska del 1982. La pellicola eccelle come ritratto vivido e affezionato della classe operaia statunitense e Jeremy Allen White s’infila con disinvoltura nei jeans di Springsteeen. Da un punto di vista drammatico il personaggio non chiede tantissimo e in alcuni momenti è difficile liberarsi della presenza di Carmy Berzatto di The bear. Ma è chiaro che l’attore si è impegnato a fondo e in Liberami dal nulla ci sono molte cose da amare. Per esempio Springsteen sdraiato sul pavimento che spara a tutto volume Frankie teardrop dei Suicide o l’eroica registrazione in studio di Born in the Usa.
Leonie Cooper, Time Out

Dj Ahmet
Arif Jakup
Macedonia del Nord / Repubblica Ceca / Serbia / Croazia 2025, 139’. In sala

Il debutto di Georgi M. Unkovski è un film senza pretese, pieno di musica e umorismo, ambientato in un villaggio della Macedonia del Nord. La prima volta che il quindicenne Ahmet (Jakup) sorride sullo schermo, la sala buia s’illumina. Ma è un breve momento di felicità, una piccola tregua dalle responsabilità del ragazzo che deve badare al gregge di pecore e al fratellino Naim. Inestricabile il rapporto tra la storia e la ricca colonna sonora che mescola canzoni moderne con brani tipici della regione, e altri originali di Alen e Nenad Sinkauz. Né sdolcinato né superficiale, Dj Ahmet racconta la dura realtà di alcune società patriarcali dove c’è poco spazio per gli uomini che vogliono esprimere le loro emozioni o per le donne che vogliono avere una reale influenza sulle proprie vite. Una rivelazione.
Carlos Aguilar, Variety

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1637 - 24 ottobre 2025
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