Il nuovo romanzo dell’autore statunitense Eric Puchner è colossale: un libro vasto e luminoso come il cielo del Montana. Stato di sogno si apre nel 2004 con l’immagine di una giovane donna, a un mese dal matrimonio, che si tuffa in un bellissimo lago blu. Da questo inizio paradisiaco, il romanzo attraversa decenni, precipitando dal nostro presente in un futuro immaginato: entra ed esce dalle vite di un nucleo ristretto di personaggi mentre questi riescono e falliscono, si amano e smettono di amarsi, cambiano e restano uguali. La giovane donna si chiama Cece. È uscita dalla casa sul lago della famiglia di Charlie Margolis, l’anestesista con cui è fidanzata. Il luogo è idilliaco e bucolico e Cece “lo ama più di qualsiasi altro posto sulla Terra”. È arrivata nel Montana in anticipo per dare gli ultimi ritocchi ai preparativi del matrimonio prima che si presentino gli invitati, o lo stesso Charlie. In sua assenza Charlie ha chiesto a Garrett, il suo migliore amico, di darle una mano. Garrett compare sulla riva del lago mentre Cece nuota e da lì gli eventi si svolgono più o meno come ci aspetteremmo. Cece e Garrett passano rapidamente dall’antagonismo alla fascinazione. Il matrimonio incombe e decisioni prese nell’impeto del momento plasmano in modo profondo le vite di tutti e tre. Eric Puchner ci seduce con una struttura narrativa familiare e profondamente rassicurante, solo per scardinarla e costringerla a raccontare, in modo magistrale, una storia di insicurezza profonda e fatale.
Sarah Crown, The Guardian
L’autrice francese, nata a Lione nel 1987, scrive in inglese da una quindicina d’anni, da quando si è trasferita negli Stati Uniti, e si traduce da sola. Materiale sensibile ha come oggetto la stand-up comedy, quel genere comico che consiste nel salire da soli su un palco, senza scenografia né accessori, armati solo di ciò che può o non può costituire la materia di una battuta. Si parla molto di tutte quelle battute che bisogna buttare via prima di trovarne una degna di essere conservata. Questo quarto romanzo di Camille Bordas è ambientato in un campus universitario e segue un gruppo di comici in erba o già affermati, soffermandosi a turno su ciascuno di loro nel corso di una giornata: in sala professori, a lezione e poi nel club che la sera ospita la sfida tra gli studenti del master e quelli di una scuola di improvvisazione. Un’insegnante spiega che si tratta di forme di umorismo opposte, una delle quali richiede di essere “in disaccordo permanente con tutti, incluso con se stessi”, mentre l’altra impone di “seguire il flusso”. Attraverso questi personaggi, che hanno la vocazione di trasformare il più rapidamente possibile ogni evento vissuto in materia comica, Bordas osserva come ciascuno gestisca i propri dolori e le proprie ferite, e come conviva con le proprie vergogne. La forma corale di questo romanzo profondo e allo stesso tempo molto divertente le permette anche di riflettere, con raffinatezza, su quali temi sia o non sia possibile scherzare.
Raphaëlle Leyris, Le Monde
Prova a sfidarmi è un testo ipnotico che unisce approfondimento psicologico e finezza d’osservazione con una trama crime molto efficace. Ambientata nel mondo spietato, velenoso e altamente competitivo delle cheerleader delle scuole superiori statunitensi, la storia è narrata dalla sedicenne Addy che all’inizio del romanzo è l’eterna luogotenente di Beth, l’ape regina della squadra. Beth, maestra nella manipolazione emotiva, tiene tutti sotto controllo, almeno finché non arriva la nuova allenarice, l’affascinante e carismatica Colette French. French conquista presto la squadra, ma anche lei nasconde oscuri segreti. Mentre prende Addy sotto la sua ala, Beth avvia una campagna di vendetta e intimidazione. Senza svelare troppo, gli eventi sfuggono rapidamente di mano, fino ad arrivare a un culmine dolorosamente teso durante l’ultimo evento sportivo della stagione. Abbott usa il mondo del cheerleading molto più che come semplice sfondo: stratifica risonanze e significati lungo tutta la narrazione, per poi portarle brillantemente in primo piano nel finale. Nel complesso Prova a sfidarmi è un esempio di scrittura eccellente.
Doug Johnstone, The Independent
Dopo la festa è un libro grande e potente che scorre come la torbida Sava sulle cui rive si svolge la vicenda. Al centro della storia c’è un crimine mostruoso, inspiegabile, avvenuto durante le guerre nell’ex Jugoslavia. Quelle guerre e quel delitto hanno spezzato le vite dei protagonisti, letteralmente e metaforicamente, lasciandoli vagare come anime dannate nei labirinti di un limbo bosniaco. Senza speranza, senza pace, senza riposo. Il romanzo è ben scritto, con un ritmo sostenuto e una struttura complessa ma avvincente. La narrazione alterna passato e presente, mischiando ricordi, traumi e ritorni imprevisti. Tocca anche temi profondi: il rapporto padre-figlio, la vita in una cittadina di provincia, il crescere, la disillusione verso la vita, le persone e se stessi. I personaggi principali sono da una parte un padre complesso (un burbero scribacchino ossessionato dalla sua vecchia macchina da scrivere ) e l’antagonista, un criminale crudele e brutale. Quest’ultimo emerge come incarnazione del male assoluto. Il contrasto tra questi due caratteri (e tra passato e presente) mostra la grande abilità dell’autore nel tratteggiare psicologie dure, dolorose, reali.
Žikica Simić, Oko
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