Migliaia di palestinesi lasciano la città di Gaza e vanno verso il centro e il sud della Striscia per fuggire dall’offensiva terrestre lanciata dall’esercito israeliano prima dell’alba del 16 settembre. L’operazione militare è accompagnata da bombardamenti intensi e incessanti, che provocano ogni giorno decine di vittime. Il 17 settembre l’esercito israeliano ha annunciato l’apertura temporanea della strada Salah al Din, per accelerare l’allontanamento degli abitanti. Inoltre ha fatto sapere che ci vorranno “diversi mesi” per prendere il controllo della città.
L’esodo
16 settembre 2025
Uniti dal razzismo
13 settembre 2025
Manifestanti con le bandiere del Regno Unito e dell’Inghilterra sul ponte di Westminster, vicino al parlamento britannico. Il 13 settembre più di centomila persone hanno partecipato a Unite the kingdom, la protesta organizzata dall’attivista di estrema destra Tommy Robinson. L’ex leader della English defence league conduce battaglie islamofobe e razziste ed è considerato una della menti dietro i disordini scoppiati quest’estate nel Regno Unito davanti alle strutture che ospitano immigrati.
Fermi tutti
10 settembre 2025
Una manifestazione nei pressi della stazione ferroviaria Gare du Nord durante la giornata di protesta organizzata dal movimento “Bloquons tout” (Blocchiamo tutto). Nata da un appello circolato online durante l’estate, la protesta ha raccolto adesioni trasversali e il 10 settembre circa duecentomila persone sono scese in piazza contro il governo e il presidente della repubblica Emmanuel Macron. Le manifestazioni sono continuate nei giorni successivi e i sindacati hanno indetto uno sciopero generale per il 18 settembre.
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