22 ottobre 2015 14:40

La settimana scorsa l’ambasciatore statunitense in Danimarca si è sposato nel municipio di Copenaghen. Ed è diventato una celebrità dei social network.

Per capire perché una notizia che normalmente faticherebbe a trovare spazio nelle pagine di cronaca locale ha trasformato Rufus Gifford, 41 anni, in un beniamino della rete bisogna aggiungere due dettagli: lo sposo ha un aspetto da divo hollywoodiano e la persona con cui è convolato a nozze è un uomo, Stephen DeVincent.

Instagram

L’ambasciatore e il suo novello sposo hanno condiviso su Instagram le foto dei vari passaggi della cerimonia con un album fotografico che ha fatto il giro del mondo, compresa la foto dello scambio degli anelli e quella del biglietto d’auguri dei coniugi Obama. La scelta di sposarsi proprio in Danimarca, ha scritto Gifford, è un tributo al paese che per primo al mondo ha introdotto le unioni civili per le coppie omosessuali 26 anni fa.

Il matrimonio tra persone delle stesso sesso è diventato legale in tutti gli Stati Uniti in seguito alla storica sentenza della corte suprema americana dello scorso giugno. E le foto di nozze di Gifford e DeVincent sembrano aver goduto dell’eco di entusiasmo con cui la grande maggioranza degli statunitensi ha accolto la decisione della corte.

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“Nel mio discorso del brindisi – ha dichiarato l’ambasciatore al Daily Beast – ho detto che l’unica cosa che avrei potuto desiderare è che il Rufus sedicenne potesse vedere quella sala, perché per molti di noi cresciuti negli anni ottanta l’idea che questa potesse essere la nostra realtà era assolutamente inconcepibile”.

Rufus Gifford, che proviene da un’influente famiglia del Massachusetts ed è stato definito dal settimanale LA Weekly “l’ambasciatore non ufficiale di Obama nella comunità lgbt”, ha lavorato come produttore a Hollywood per alcuni anni prima di darsi alla politica e ricoprire posizioni importanti nella gestione finanziaria delle campagne elettorali di John Kerry e Barack Obama.

Anche se i social media si sono accorti di lui solo nei giorni scorsi, per i danesi Gifford è da tempo un’affermata celebrità locale: è il protagonista di una docu-serie di successo intitolata Jeg er ambassadøren fra America (Sono l’ambasciatore americano) trasmessa dalla tv di stato danese e di cui è appena cominciata la seconda stagione.

Sfoggiando il carisma di una star dei reality show, nel programma Gifford racconta il suo approccio non tradizionale alla diplomazia, che va dall’applicazione della politica estera statunitense fino ai pic-nic con mega schermo e popcorn in cui invita i danesi a guardare serie tv nel giardino della sua lussuosa residenza di Charlottenlund, poco fuori Copenaghen. Il tutto condito da buone dosi di scene di vita quotidiana insieme al marito Stephen e il loro gold retriever Argos.

È inoltre in uscita una sua biografia in danese, intitolata Ambassadøren, che aggiunge un altro importante tassello all’impeccabile profilo mediatico di Gifford e dimostra il grande interesse dei danesi nei suoi confronti, che ormai lo fermano per strada per farsi un selfie insieme a lui.

Con la fine della presidenza di Obama, per l’ambasciatore dal sapore hollywoodiano si dovrebbe avvicinare la scadenza del mandato in Danimarca e la domanda che serpeggia da Copenaghen fino a Washington è solo una: Gifford metterà a frutto la sua popolarità, il suo carisma naturale e il suo rapporto di fiducia con l’amministrazione democratica per tentare la strada della politica nazionale? Le carte per vincere, sembra averle tutte.

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