29 settembre 2015 15:29

Il 29 settembre festeggia 79 anni. I suoi più stretti collaboratori si sono pian piano allontanati da lui e dieci parlamentari di Forza Italia l’hanno abbandonato per entrare nei partiti satellite della maggioranza di Matteo Renzi, l’unico che oggi sembra in grado di garantirgli un futuro.

Gli uomini forti della destra italiana per poco non gli ridono in faccia quando evoca, forse per abitudine, l’ipotesi di rifondare un “grande partito di centrodestra”, di cui il cavaliere s’immagina di poter essere il leader, nonostante sia escluso dal parlamento fino al 2018.

“Questa mattina segna un po’ il mio rientro nella scena politica”, ha dichiarato domenica 27 settembre durante una manifestazione di Forza Italia. “Un po’”? La domanda retorica non riesce a nascondere quella specie di disagio che provano i ripetenti quando incontrano per la prima volta i loro nuovi compagni di classe. Berlusconi ha ormai il doppio dell’età dei suoi rivali.

Si presenta sul palco davanti a un pubblico poco convinto e intona alcuni dei suoi vecchi successi. Non è proprio quel che si dice un ritorno in grande stile.

Il futuro dell’Italia sarà scritto senza di lui. Non gli rimane che la sua vicenda personale per cercare di lasciare una traccia nella storia. L’ha affidata al giornalista statunitense Alan Friedman, che ha finito di scrivere la prima biografia autorizzata di Silvio Berlusconi, tra segreti d’alcova e segreti di stato.

Intitolata My way, uscirà per Rizzoli nei prossimi giorni. Sono previste traduzioni in una decina di lingue. Per raccontare la sua saga sono servite cento ore d’interviste. “Io le racconterò la mia storia, lei scriverà ciò che vuole”, aveva detto il Caimano.

Il libro ha già attirato l’interesse della casa di produzione Leone Film, fondata proprio dal regista Sergio Leone. La casa cinematografica ha acquistato il 50 per cento dei diritti del libro, anche se ha ancora qualche dubbio sul tipo di adattamento che intende farne: un documentario o una serie da dodici episodi? Noi preferiremmo quest’ultima ipotesi. Se così dovesse accadere, la vita di Silvio Berlusconi potrebbe iscriversi tra le grandi serie della tv italiana, tra Romanzo criminale e Gomorra.

(Traduzione di Federico Ferrone)

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