Comincia il processo contro l’ex premier della Thailandia, Yingluck si dichiara non colpevole

Yingluck Shinawatra rischia fino a dieci anni di carcere in un caso che riguarda un programma di sovvenzioni approvato dal suo governo nel 2011

Cominciato il processo contro l’ex premier tailandese Yingluck Shinawatra

In un tribunale di Bangkok è cominciato il processo contro l’ex prima ministra della Thailandia Yingluck Shinawatra. L’ex premier è accusata di negligenza nella gestione di un sistema di sussidi per i contadini che producono riso nel paese, i cui raccolti sarebbero stati pagati il doppio del prezzo di mercato in cambio del sostegno politico. Yingluck si è dichiarata non colpevole. Rischia fino a dieci anni di carcere.

L’ex premier era stata obbligata a dimettersi il 7 maggio del 2014 dopo la formalizzazione delle accuse da parte della corte costituzionale. Il 22 maggio del 2014, dopo settimane di proteste, l’esercito è salito al potere con un colpo di stato.

L’ex premier thailandese Shinawatra sarà processata: rischia 10 anni di carcere

In Thailandia la corte suprema ha dato il via libera al processo contro l’ex premier Yingluck Shinawatra, accusata di negligenza nella gestione di un sistema di sussidi per i contadini che producono riso nel paese. Shinawatra rischia fino a dieci anni di carcere.

L’ex premier, già interdetta dalla politica per cinque anni per il reato di corruzione, si era dimessa il 7 maggio del 2014 dopo essere stata condannata per abuso di potere dalla corte costituzionale. Shinawatra era accusata di essersi sbarazzata del responsabile della sicurezza nazionale, Thawil Pliensri, per sostituirlo con un suo parente nel 2011. Il 22 maggio del 2014 dopo settimane di proteste l’esercito ha preso il potere in Thailandia con un colpo di stato. Bbc

L’ex premier tailandese incriminata per negligenza 

L’ex premier della Thailandia Yingluck Shinawatra è stata formalmente incriminata davanti alla corte suprema per negligenza in un caso che riguarda un programma di sovvenzioni approvato dal suo governo nel 2011, che causò perdite per milioni di dollari. Se giudicata colpevole rischia fino a dieci anni di carcere. Inoltre l’agenzia anticorruzione ha chiesto che l’ex premier sia ritenuta personalmente responsabile per le perdite subite dalle casse dello stato.

La corte suprema deciderà il 19 marzo se portare avanti il procedimento penale. Yingluck è stata rimossa dal suo incarico dalla corte costituzionale nel maggio 2014, pochi giorni prima che i militari prendessero il potere con un colpo di stato. In seguito è stata messa sotto accusa e le è stato impedito di partecipare alla vita politica del paese per cinque anni. Bangkok Post

Negato il permesso di viaggiare all’estero all’ex premier della Thailandia

Il governo tailandese sostenuto dai militari ha negato il permesso di viaggiare all’estero all’ex premier Yingluck Shinawatra. Un portavoce del governo ha spiegato che la decisione è stata presa per impedire che la donna lasci il paese in vista del processo che la vedrà imputata il 22 febbraio, con l’accusa di corruzione e negligenza per un programma di sovvenzioni approvato dal suo governo nel 2011, che causò perdite per milioni di dollari.

Yingluck rischia fino a dieci anni di carcere. Ha sempre negato ogni accusa. L’ex premier è stata rimossa dal suo incarico dalla corte costituzionale nel maggio 2014, pochi giorni prima che i militari prendessero il potere con un colpo di stato. Bbc

L’ex premier tailandese Yingluck Shinawatra messa in stato d’accusa dal parlamento

Il governo sostenuto dai militari ha votato a favore della messa in stato d’accusa dell’ex premier tailandese Yingluck Shinawatra, vietandole di candidarsi per cinque anni. Shinawatra è accusata di corruzione e negligenza per un programma di sovvenzioni approvato dal suo governo nel 2011, che causò perdite per milioni di dollari. L’impeachment è stato votato da 190 deputati su 219.

Il voto è arrivato poche ore dopo che il ministro della giustizia ha annunciato che per la stessa vicenda Shinawatra dovrà affrontare anche un processo penale.

Nel 2011 secondo l’accusa il governo di Shinawtra avrebbe comprato del riso degli agricoltori nel nord del paese a un prezzo molto superiore a quello di mercato, causando un enorme accumulo di scorte e un danno alle esportazioni tailandesi. Secondo l’accusa, l’esecutivo l’ha fatto per comprare voti dai contadini, da sempre sostenitori della famiglia Shinawatra, e ha permesso ai membri del governo di allora di arricchirsi grazie a questa speculazione.

Yingluck Shinawatra è stata rimossa dal suo incarico dalla corte costituzionale nel maggio 2014, pochi giorni prima che i militari prendessero il potere con un colpo di stato. South China Morning Post, Bbc

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