Israele demolirà le case dei palestinesi coinvolti nelle violenze in Cisgiordania

I palestinesi si erano scontrati con la polizia israeliana il 14 novembre. Dovrebbero essere demolite o sigillate anche diverse abitazioni a Gerusalemme Est

Proteste a Gerusalemme per la morte di un conducente di autobus palestinese

Gli abitanti dei quartieri palestinesi alla periferia di Gerusalemme stanno protestando per la morte di un conducente di autobus palestinese. Il corpo di Youssef al Ramouni, 32 anni, è stato ritrovato dentro il suo veicolo nella zona settentrionale di Gerusalemme Ovest.

Per la polizia israeliana Al Ramouni si è suicidato, ma i media palestinesi suggeriscono che sia stato ucciso da aggressori israeliani. Secondo i familiari, il corpo di Al Ramouni mostra segni di violenza.

Ad Abu Dis, una città palestinese appena fuori Gerusalemme Est, gruppi di palestinesi hanno bloccato le strade e hanno bruciato copertoni davanti al muro israeliano che separa le due città. Afp

Il governo israeliano ha chiesto ai palestinesi di lasciare le loro case

Il governo israeliano ha reso noto di aver mandato alle famiglie dei palestinesi coinvolti nelle violenze in Cisgiordania la notifica di lasciare le loro case in vista di un’imminente demolizione.

La decisione rientra nella politica israeliana di condurre demolizioni punitive delle case dei palestinesi accusati di aver preso parte agli attacchi contro civili israeliani. Le famiglie hanno 48 ore di tempo per presentare una petizione contro la notifica, altrimenti le loro case saranno distrutte.

Il numero delle notifiche spedite non è stato specificato. La polizia israeliana ha detto che anche diverse abitazioni a Gerusalemme Est sono state destinate a essere demolite o sigillate. Per procedere si attende il via libera definitivo del governo israeliano. Ap

Scontri tra agenti israeliani e manifestanti palestinesi in diverse città

La polizia israeliana si è scontrata con alcuni manifestanti palestinesi in diverse città della Cisgiordania.

Vicino Hebron alcuni palestinesi hanno gettato pietre e bombe incendiarie agli agenti e hanno dato fuoco a copertoni. Più tardi ad Hawara, vicino Nablus, tre palestinesi sono stati feriti dai proiettili di gomma sparati dalla polizia. Altri scontri sono avvenuti a Kafr Qaddum, a Beit Omar e a Jilzun.

Nelle vicinanze del checkpoint di Qalandiya, tra Ramallah e Gerusalemme, ci sono stati scontri tra le forze di sicurezza israeliane e alcune centinaia di giovani palestinesi che hanno organizzato una processione chiamata “Andiamo a Gerusalemme”. Alcuni giovani sono riusciti a superare il blocco.

Nella città di Umm al Fah, a sudest di Haifa, circa 1.500 persone hanno partecipato a un corteo per protestare contro l’uccisione del giovane palestineseKhayr al Din Hamdan da parte della polizia israeliana a Kfar Kana l’8 novembre. I manifestanti chiedevano anche la fine delle tensioni a Gerusalemme. Ha’aretz

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