I migranti sono trattati come merce, ha denunciato il papa a Torino

Papa Francesco ha cominciato la sua visita pastorale, in occasione dell’ostensione della sindone e del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. La prima tappa della visita, che si concluderà il 22 giugno, è stata un incontro con il mondo del lavoro

Cos’è la chiesa valdese e perché il papa ha chiesto perdono

Papa Francesco ha visitato il tempio valdese durante la sua seconda giornata a Torino. È il primo papa a entrare in un luogo di culto riformato e durante la cerimonia ha detto: “Da parte della chiesa cattolica vi chiedo perdono per i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi”. Leggi

I migranti sono trattati come merce, denuncia il papa in visita a Torino

Papa Francesco ha cominciato la sua visita a Torino, in occasione dell’ostensione della sindone e del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. La prima tappa della visita, che si concluderà domani 22 giugno, è stata un incontro con il mondo del lavoro. Jorge Mario Bergoglio ha poi sostato in preghiera davanti al sudario e ha presieduto messa all’aperto in piazza Vittorio. Nel suo primo intervento, il papa ha sottolineato che “il lavoro non è necessario solo per l’economia, ma per la persona umana, per la sua dignità, per la sua cittadinanza e per l’inclusione sociale”, e ha detto che i migranti sono “vittime di questa economia che scarta e delle guerre”.

Bergoglio ha chiesto che i diritti delle donne vengano “tutelati con forza”, facendo appello a un “patto sociale e generazionale”. Tornando ai migranti, Bergoglio ha fatto notare che “fa piangere vedere lo spettacolo di questi giorni, in cui esseri umani vengono trattati come merce”. Tra i vari impegni in programma a Torino, ci sarà una visita al tempo valdese: sarà la prima volta di un papa in una chiesa di questa confessione protestante.

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.