Il bilancio dell’attacco condotto la settimana scorsa da una banda criminale a Pont-Sondé è salito a 109 morti e più di quaranta feriti, ha affermato il 9 ottobre un funzionario locale.
Walter Montas, funzionario del distretto di Saint Marc, ha aggiunto che “al momento in città c’è una calma apparente dopo l’arrivo dei rinforzi di polizia”.
Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre i membri di una banda criminale avevano aperto il fuoco con fucili d’assalto contro gli abitanti di Pont Sondé, che si trova a un centinaio di chilometri dalla capitale Port-au-Prince, dando anche fuoco a case e automobili.
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Il precedente bilancio, fornito dalle Nazioni Unite, era di settanta vittime, tra cui donne e bambini.
Il governo haitiano aveva reagito condannando “l’indicibile brutalità” dell’attacco e inviando sul posto unità specializzate nella lotta alle bande criminali e membri della forza multinazionale guidata dal Kenya.
Il primo contingente della missione multinazionale di sostegno alla sicurezza di Haiti era arrivato in estate nel paese caraibico, che da anni è scosso dalle violenze delle bande criminali e sta affrontando una grave crisi politica, economica e umanitaria.
Il 9 ottobre la polizia haitiana ha affermato in un comunicato che è in corso un’operazione nel dipartimento dell’Artibonite per smantellare le basi delle bande criminali, e in particolare della cosiddetta Gran grif, responsabile dell’attacco.
La Gran grif, specializzata nei rapimenti a scopo di riscatto, è guidata da Luckson Elan, che è sottoposto a sanzioni statunitensi per il suo coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani.
Almeno 3.661 persone sono state uccise da gennaio ad Haiti, secondo un bilancio fornito alla fine di settembre dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.
L’ondata di violenza e la crisi umanitaria hanno spinto più 700mila persone, metà delle quali bambini, a lasciare le loro case per rifugiarsi in altre aree del paese o all’estero, soprattutto nella Repubblica Dominicana, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).