Il 5 febbraio la camera dei rappresentanti delle Filippine ha approvato l’impeachment della vicepresidente Sara Duterte, una decisione che dovrà essere confermata dal senato, in un contesto di forti tensioni tra due dinastie politiche rivali.

La votazione precede di pochi giorni l’inizio della campagna elettorale per le elezioni legislative di metà mandato, considerate un test importante in vista delle presidenziali del 2028.

“La mozione ha ottenuto il voto favorevole di 215 deputati ed è quindi approvata”, ha affermato il presidente della camera Martin Romualdez, senza specificare le accuse contro Duterte.

Nel dicembre scorso la vicepresidente era stata oggetto di tre diverse denunce per reati che vanno dall’appropriazione indebita di fondi pubblici a un piano per assassinare il presidente Ferdinand Marcos Jr.

Il suo destino è ora nelle mani dei ventiquattro senatori filippini. Per approvare definitivamente l’impeachment servirà una maggioranza qualificata dei due terzi.

Duterte si era candidata alla successione del padre Rodrigo Duterte nelle presidenziali del 2022, ma si era poi ritirata per appoggiare la candidatura di Ferdinand Marcos Jr, figlio dell’ex dittatore Ferdinand Marcos, in cambio della candidatura a vicepresidente.

Manifestazione a Manila

L’alleanza tra le due dinastie politiche ha però avuto vita breve.

Nel novembre scorso, durante una conferenza stampa, Duterte aveva rivelato di aver dato ordine di uccidere Marcos se lei stessa fosse stata uccisa.

In seguito ha attribuito quest’affermazione “all’amarezza per i fallimenti dell’amministrazione”.

Prima della votazione alla camera Marcos aveva invitato i deputati a non avviare la procedura d’impeachment contro Duterte, sminuendo la controversia.

Tuttavia, il 3 febbraio il segretario esecutivo di Marcos, Lucas Bersamin, aveva precisato che la presidenza non avrebbe interferito con le decisioni dei due rami del congresso.

Il 13 gennaio centinaia di migliaia di persone avevano partecipato a una manifestazione a Manila contro la destituzione della vicepresidente.