Il 5 maggio la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente francese Emmanuel Macron hanno annunciato piani da centinaia di milioni di euro per attirare i ricercatori stranieri, in particolare quelli minacciati dalle politiche di Donald Trump negli Stati Uniti.

“Mettere in discussione il ruolo della scienza è un enorme errore di valutazione”, ha affermato Von der Leyen in chiusura dell’evento Choose Europe for science, organizzato a Parigi su iniziativa di Macron.

“Nessuno avrebbe immaginato che questa grande democrazia, il cui sviluppo economico è da sempre basato su una scienza libera, avrebbe commesso un errore del genere”, ha dichiarato Macron, riferendosi agli Stati Uniti.

Dal ritorno di Trump alla Casa Bianca, nel gennaio scorso, i ricercatori e le università sono finiti nel mirino della sua amministrazione, tra pesanti ingerenze e tagli ai finanziamenti, e molti scienziati stanno valutando la possibilità di lasciare il paese.

Per invitarli a scegliere l’Europa, la Commissione europea ha stanziato “un pacchetto da cinquecento milioni di euro per il periodo 2025-2027”, ha affermato Von der Leyen in un discorso tenuto nella prestigiosa università della Sorbona.

In particolare, Von der Leyen ha annunciato “una nuova super sovvenzione per i ricercatori della durata di sette anni”.

“Più in generale, insieme agli stati membri vogliamo raggiungere l’obiettivo di dedicare il 3 per cento del pil agli investimenti in ricerca e sviluppo entro il 2030”, ha aggiunto.

Parigi investirà invece “cento milioni di euro aggiuntivi”, ha annunciato Macron, provenienti da fondi non ancora assegnati del programma di investimenti pubblici France 2030.

“L’Unione europea ospita già il 25 per cento dei ricercatori del mondo”, ha affermato la bulgara Ekaterina Zaharieva, commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, sottolineando che “ogni euro investito oggi attraverso il programma Horizon Europe genererà undici euro di ricavi entro il 2045”.