I Paesi Bassi terranno delle elezioni legislative anticipate il 29 ottobre dopo che il 3 giugno Geert Wilders, leader del Partito della libertà (Pvv, estrema destra), ha fatto cadere il fragile governo di coalizione in seguito a una disputa sull’immigrazione.
“Le elezioni si terranno mercoledì 29 ottobre”, ha dichiarato sul social network X la ministra dell’interno Judith Uitermark.
Il voto sarà seguito con attenzione anche negli altri paesi dell’Unione europea, in un contesto di crescita dell’estrema destra in tutto il continente.
Secondo gli ultimi sondaggi, il Pvv è in testa alle intenzioni di voto alla pari con l’alleanza composta dal Partito del lavoro (Pvda) e dagli ambientalisti della Sinistra verde, guidata dall’ex commissario europeo Frans Timmermans.
Subito dietro c’è il Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd, centrodestra).
Wilders – il cui partito aveva vinto a sorpresa le elezioni legislative del novembre 2023, ottenendo 37 seggi sui 150 della camera bassa del parlamento – ha fatto cadere il governo a causa della mancata attuazione di un suo piano in dieci punti per contrastare l’immigrazione.
Il leader di estrema destra è convinto che il suo piano potrà essere attuato solo diventando primo ministro.
Tuttavia, in un sistema politico frammentato come quello olandese nessun partito è in grado di governare da solo.
Le sue ambizioni di guidare il paese erano state vanificate dopo le ultime elezioni quando gli altri partiti della coalizione avevano bloccato la sua candidatura alla carica di premier, scegliendo invece Dick Schoof.
Wilders sotto accusa
Secondo alcuni commentatori, in caso di vittoria nelle prossime elezioni il Pvv potrebbe avere delle difficoltà a formare una coalizione. La decisione di far cadere il governo è stata infatti accolta negativamente nel paese.
Il piano di Wilders per contrastare l’immigrazione prevedeva la chiusura del paese ai richiedenti asilo, il rafforzamento dei controlli alle frontiere e l’espulsione delle persone con doppia cittadinanza riconosciute colpevoli di un reato.
Vari politologi e giuristi avevano definito il piano impraticabile o illegale, accusando Wilders di cercare pretesti per far cadere il governo.