- Donald Trump ha incontrato in Vaticano papa Francesco. Il colloquio era particolarmente atteso viste le divergenze avute in passato su temi come immigrazione e cambiamenti climatici. L’incontro è durato quaranta minuti. Trump ha continuato la mattina incontrando il presidente Sergio Mattarella e il primo ministro Paolo Gentiloni, mentre la first lady Melania Trump è andata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Nel pomeriggio partirà per Bruxelles.
- Nel Regno Unito l’allerta terrorismo è stata portata al massimo livello. La premier Theresa May ritiene infatti che dopo l’attentato di Manchester del 22 maggio potrebbero esserci ulteriori attacchi e il parlamento britannico ha chiuso le visite per motivi di sicurezza. La polizia ha identificato l’attentatore come Salman Ramadan Abedi, un cittadino britannico di 22 anni di origini libiche. Abedi era noto alle agenzia di sicurezza britanniche ma non era considerato pericoloso.Tre persone connesse all’attentatore sono state arrestate dalla polizia questa mattina. Il gruppo Stato islamico ha rivendicato l’attentato ma finora non sono state trovate prove.
- Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha imposto la legge marziale sull’isola di Mindanao. La decisione è stata presa in seguito a scontri avvenuti tra i ribelli del gruppo Maute e le forze armate. I militanti islamisti hanno già dichiarato la loro affiliazione al gruppo Stato islamico. Nonostante non sia previsto dalla costituzione, Duterte ha annunciato che la legge marziale potrà essere estesa per un anno intero se dovesse persistere la minaccia terrorista.
- La corte suprema di Taiwan si è espressa a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. La legge attuale che prevede l’unione solo tra uomo e donna è stata definita incostituzionale. In seguito al decreto della corte, il parlamento deve modificare la legge e proporne una nuova. Taiwan sarebbe il primo paese asiatico a legalizzare le unioni omosessuali.
- Aperta un’inchiesta sull’ex ministro dello sviluppo della Repubblica Democratica del Congo. Clement Kaku è sospettato di essere coinvolto nelle violenze in corso nella regione del Kasai e nell’assassinio di due inviati delle Nazioni Unite, Zaida Catalan e Michael Sharp, rapiti il 12 marzo e ritrovati due settimane dopo in una fossa comune. Secondo un’inchiesta del New York Times, Catalan era in possesso di materiale audio che prova che l’ex ministro era in contatto con il gruppo ribelle Kamuina Nsapu, responsabile di un’insurrezione che ha causato centinaia di morti e un milione di profughi.
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