09 gennaio 2017 16:00

Per la prima volta una mostra esplora il rapporto speciale che negli anni cinquanta e sessanta si è instaurato tra la cultura francese e Richard Avedon, uno dei fotografi statunitensi più influenti del novecento.

Avedon (1923-2004) ha sempre vissuto il presente con slancio e curiosità. Alla ricerca di nuovi stili e tendenze, si lasciava influenzare e ispirare da altri ambiti creativi come la letteratura, il cinema e la danza. L’autore ha vissuto in una costante reinvenzione della propria arte, che risulta particolarmente evidente esaminando il suo legame con la Francia.

Il primo viaggio francese del fotografo risale agli anni quaranta, inviato a Parigi dalla rivista statunitense Harper’s Bazaar a seguire le sfilate e il mondo della moda. Da quel momento torna spesso nella città, lasciandosi affascinare dai divi della nouvelle vague, intellettuali e artisti. La Parigi che racconta è un’invenzione, un sogno in bianco e nero popolato da esseri liberi, intelligenti e irresistibili.

La mostra La France d’Avedon. Vieux monde, new look è in corso alla Biblioteca nazionale francese di Parigi fino al 26 febbraio 2017.

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