18 gennaio 2017 14:42

Paesi e città coperti da più di un metro di neve, migliaia di abitazioni senza elettricità, strade bloccate, gelo sulle Alpi, venti fino a 150 chilometri orari, un uomo morto assiderato in Puglia dopo essersi addormentato per strada: il maltempo che ha investito l’Italia continua e per le prossime ore è atteso un nuovo peggioramento sulle regioni del centrosud, quelle già più colpite.

“Tutte le regioni centrali sono interessate da una perturbazione importante, che sta creando problemi e che purtroppo insisterà anche nelle prossime ore”, ha avvertito il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. “Le nevicate dureranno ancora un paio di giorni, almeno fino a giovedì”.

Fin dalla nottata la neve è caduta abbondantemente sull’Abruzzo, sulle zone appenniniche delle Marche – dove decine di comuni hanno deciso la chiusura delle scuole – e dell’Umbria, sul Lazio orientale, sulle colline fiorentine, sull’Appennino toscoemiliano e sulle zone interne della Sardegna.

La situazione più critica è quella dell’Abruzzo: la regione ha avviato le procedure per la richiesta dello stato d’emergenza e la ministra della difesa Roberta Pinotti ha annunciato l’arrivo dell’esercito per liberare le strade dai cumuli di neve, alti fino a due metri.

A Pescara è scattata anche l’emergenza acqua: il fiume Pescara ha cominciato a esondare alle cinque del mattino e ora si registrano problemi di allagamenti in tutto il territorio comunale. Intanto, a causa della neve 87mila utenze ancora senza luce in tutta la regione.

Continua a nevicare nell’entroterra delle Marche, in particolare nelle zone meridionali dove si trova la maggior parte dei comuni colpiti dal terremoto. Viabilità ancora difficile nelle zone interne delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Molte le zone ancora senza energia elettrica, decine le richieste di intervento ai vigili del fuoco, chiamati anche per recuperare mezzi spazzaneve in difficoltà.

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