Alcuni ricercatori dell’università di Cambridge, nel Regno Unito, hanno creato il primo embrione umano sintetico a partire da cellule staminali pluripotenti. Non hanno quindi usato ovociti e spermatozoi, né staminali prelevate da embrioni umani naturali. Si tratta di un embrioide, cioè una struttura con tessuti simili a quelli delle cellule umane, spiegano i ricercatori su bioRxiv. Lo sviluppo è stato bloccato a uno stadio precoce in cui gli organi non sono ancora formati, che corrisponde ai quattordici giorni di un embrione umano naturale (il limite massimo per la coltivazione nel Regno Unito). Gli embrioidi potrebbero aiutare a studiare lo sviluppo neurologico dal momento dell’impianto, le cause degli aborti spontanei e la tossicità dei farmaci durante la gravidanza. Ma la ricerca sugli embrioidi, anche se sintetici, solleva comunque una serie di questioni etiche e legali, scrive Nature.

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Questo articolo è uscito sul numero 1517 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati