Dopo 27 anni di scandali, azioni legali e crisi politiche sarà infine avviato uno dei più grandi progetti minerari del mondo, scrive il Financial Times. Si tratta delle miniere di ferro delle colline di Simandou, nel sud­est della Guinea. Il sito, valutato venti miliardi di dollari, è collegato da una linea ferroviaria di 650 chilometri al porto di Morebaya, a sud della capitale Conakry. Il progetto, guidato dal colosso angloaustraliano Rio Tinto con alcune aziende cinesi, ha ottenuto la licenza d’estrazione nel 1997.

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Questo articolo è uscito sul numero 1545 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati