Gli esseri umani e le scimmie antropomorfe, come scimpanzé, gorilla e oranghi, non hanno la coda. È una caratteristica che li distingue dagli altri primati, e che probabilmente ha inciso sullo sviluppo dell’andatura bipede. Si stima che questo ramo dei primati abbia perso la coda circa 25 milioni di anni fa, separandosi dalle altre scimmie. È stato ipotizzato che la comparsa di questo tratto sia dovuta alla disattivazione di un gene, il tbxt. Ora uno studio pubblicato su Nature ha verificato che la perdita della coda è dovuta alla disattivazione di quel gene a causa dell’inserzione di un altro tratto di dna. La ricerca è stata condotta sui topi, che hanno caratteristiche genetiche molto simili. L’inserzione di un tratto di dna simile a quello dei primati porta alla produzione di una proteina alterata e fa nascere esemplari senza coda. Si pensa quindi che negli umani e nelle scimmie antropomorfe abbia operato lo stesso meccanismo genetico. Lo studio potrebbe avere anche un’applicazione pratica, aiutando a comprendere alcune malattie congenite dovute a difetti dello sviluppo del tubo neurale. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati