In India l’inquinamento da plastica nei mari ha provocato un danno ambientale senza precedenti. Nel biennio 2020-2021, lo stato del Maharashtra ha generato 311mila tonnellate di rifiuti plastici, di cui un terzo nella capitale Mumbai. La condizione critica delle acque della metropoli indiana rappresenta da tempo una minaccia per la salute pubblica, a causa di detriti e microplastiche che diventano vettori di agenti patogeni. A subire le conseguenze dell’inquinamento sono soprattutto le comunità di pescatori, a causa dell’impoverimento e della contaminazione delle risorse ittiche nel mar Arabico. Tra il 2005 e il 2010, nei trenta villaggi di pescatori di Mumbai sono scomparse più di mille famiglie, e questo ha causato importanti danni economici e un aumento della disparità di genere: mentre gli uomini sono tipicamente responsabili della pesca, le donne selezionano e puliscono il pescato dalla plastica, esponendosi ai rischi associati al contatto prolungato con rifiuti e sostanze chimiche cancerogene, scrive Caravan. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1559 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati